Il rischio usura cresce in tutte le province toscane: questa la conclusione del rapporto realizzato da Sos Impresa con Confesercenti, in collaborazione con Unipol, presentato oggi a Firenze. Il rischio è definito medio-alto a Pistoia e Livorno, e medio ma sopra la media nazionale a Firenze, Pisa e Prato. Grosseto e Siena sono le province dove il rischio è più basso.
 
Lo studio In Toscana, secondo dati Istat rielaborati da Sos impresa, sarebbero 8.000 i commercianti coinvolti in vicende di usura, il 10,6% dei commercianti attivi. «La situazione è in peggioramento costante – ha spiegato Massimo Brogioni, direttore di Confesercenti Toscana -. Dobbiamo tenere conto della crisi economica, del fatto che le imprese stanno chiudendo, quindi la penetrazione del fenomeno dell'usura può aumentare». L'usura non è una soluzione ai problemi di un'impresa. «E' l'inizio della fine, non si è mai visto nessuno che da solo ce la fa uscire – ha aggiunto Brogioni -. È fondamentale tenere alta l'attenzione, perché se l'attenzione cala le denunce diminuiscono e il fenomeno non si ferma, si propaga».

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