SIENA – Illustrare le potenzialità industriali nel campo dei vaccini che lo stabilimento Gsk di Rosia potrebbe mettere in campo al servizio della lotta contro il Covid.

E’ l’obiettivo di un incontro con il Prefetto di Siena Maria Forte di una delegazione della componente Filctem Cgil della Rsu di Gsk Vaccini, accompagnata dal segretario generale della camera del lavoro Fabio Seggiani.

«Abbiamo consegnato al prefetto una relazione sull’azienda – spiega il delegato sindacale Duccio Romagnoli in una nota – dentro la quale si espone quella che è l’attuale situazione, che vede Gsk completamente fuori dalla produzione per conto di terzi del vaccino contro il Covid e ad oggi anche dalla Fase 2 dell’infialamento, confezionamento e distribuzione. Nella relazione c’è una richiesta esplicita di esporre la questione ai ministeri del Lavoro, dello Sviluppo economico e della sanità, e al commissario straordinario per l’emergenza sanitaria, generale Francesco Paolo Figliuolo. Il prefetto ha detto che avrebbe esposto ai ministeri di competenza questa richiesta».

Asset strategico per l’industria italiana del futuro

Per Seggiani, «è una questione di interesse regionale ma anche nazionale, essendo questo un asset strategico per l’industria italiana del futuro. Il Governo sta individuando una serie di aziende che potrebbero produrre il vaccino anche per conto di terzi e Gsk ha tutte queste potenzialità per farlo. Se non si aumenta la produzione sarà dura avere una vaccinazione di massa e Siena, per storia, capacità delle maestranze e patrimonio tecnologico del sito produttivo, non può restarne fuori».

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