AS Roma's Radja Nainggolan (l) scores the 3-0 goal, during Italian Serie A soccer match between Roma and Fiorentina, at Olimpico stadium in Rome, 7 February 2017. ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI
AS Roma's Radja Nainggolan (l) scores the 3-0 goal, during Italian Serie A soccer match between Roma and Fiorentina, at Olimpico stadium in Rome, 7 February 2017. ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI
Foto Ansa

Se la gara di dell’Olimpico di Roma doveva servire come termometro in casa Fiorentina per misurare ambizioni e stato di forma della squadra gigliata guidata da Paulo Sousa, a caccia, sulla carta di un piazzamento nelle prossime coppe europee, l’esame è stato bocciato su tutti i fronti. I viola sono stati sconfitti 4-0 per mano dei padroni di casa capitanati da Daniele De Rossi che hanno affondato i colpi soprattutto fra fine primo tempo, vantaggio di Dzeko proprio su lancio del centrocampista italiano, con quest’ultimo che si è ripetuto ad inizio ripresa (57′), nella punizione che ha portato al raddoppio di testa di Fazio, chiudendo poi la gara con la doppietta del bosniaco a 10′ dalla fine, preceduto dal gol di Nainggolan di ottima fattura.

Fiorentina ko Appena sufficiente la prova per 20′ degli ospiti, che sono crollati alla distanza, pagando soprattutto l’assenza in attacco di Kalinic, rimasto a Firenze, e le condizioni pessime di Gonzalo Rodriguez, recuperato all’ultimo tuffo dal problema al ginocchio sinistro patito a Verona contro il Chievo, ma lontano parente del giocatore che ha incantato nelle sue prime tre annate in viola. Serata no per tutta la rosa gigliata che ha ridimensionato le sue ambizioni così come la società aveva deciso di rinunciare ad un mercato a breve termine efficace nella sessione invernale da poco chiusasi: dovevano arrivare per di fatto pubblico e critica un terzino destro ed un centrale difensivo, sono arrivati l’ennesimo portiere (il quarto con Sportiello), e l’ennesimo trequartista (il quarto con Saponara). Male Babacar nel ruolo di nuovo di prima punta, timido Federico Chiesa, alla prima seria gare insufficiente della sua carriera da ‘seniors’. L’Europa così si allontana per Paulo Sousa ed i suoi in virtù della vittoria dell’Atalanta domenica scorsa che lancia i bergamaschi a più cinque sulla Fiorentina, con alla prossima trasferta lo scontro diretto che verrà disputato a Bergamo. Senza mordente i viola, e senza anima, spaesati in un momento di poca lucidità fisico-mentale di Borja Valero, e con un progetto sportivo che a giugno prossimo sarà rivoluzionato visto che ci sarà il cambio in panchina ed almeno la metà della rosa sarà cambiata per intero.

Crollo viola «Quando giochi contro squadra di simile livello le timide opportunità che noi abbiamo avuto non siamo stati bravi a concluderle positive per darci un margine per riaprire la gara e creare ai nostri avversari nervosismo-ha raccontato a fine gara il tecnico Paulo Sousa-La Roma a livello tecnico, tattico e fisico, hanno messo cattiveria agonistico per vincere e questo ci ha reso tutto più difficile. Può darsi che dopo il due a zero abbiamo mollato mentalmente, credo sia normale. La Fiorentina ha le sue aspettative di fare bene, giocare bene, lo ha fatto nella prima parte del primo tempo, poi i giocatori sono andati più giù. Il nostro non è stato un calo fisico ma i giallorossi sono molto potenti in ogni zona del campo. Hanno messo cattiveria agonista e con la qualità tecnica e tattica, si rendono le cose per loro più facili. Se crediamo ancora all’Europa? Noi dobbiamo credere a fare il meglio di noi stessi, in ogni partita e da qui alla fine dell’annata».

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