E’ di Piero Sbarluzzi l’opera d’arte intitolata “Vita” che accompagna la dedica di Sandra Savaglio. Entrambe rimarranno a Montalcino a ricordo del Premio Casato Prime Donne che verrà consegnato il 14 settembre prossimo, all’astrofisica calabrese. La Savaglio è una star della ricerca scientifica internazionale, che ha deciso di tornare in Italia dando un esempio di coraggio a tutte le donne e soprattutto ai cervelli in fuga.
La scultura in terracotta di Piero Sbarluzzi raffigura una vignaiola che guarda il sole, la stella a noi più vicina e quella da cui dipende la maturazione dell’uva. “La terra e il cielo sono alla base della vita” ha detto Sbarluzzi spiegando il titolo dell’opera che, ripropone la sua poetica su un tema nuovo, ed è stata eseguita appositamente per collegare il mondo di Sandra Savaglio – le stelle – con quello delle vigne e del vino che organizzano il premio Casato Prime Donne.

Due mondi apparentemente lontani e in realtà strettamente collegati. “Guarda il calore del sole che si fa vino” scrive Dante nel XXV canto del Purgatorio per spiegare come l’anima assorbe le parole e se ne arricchisce, metafora meravigliosa che rende esattamente l’idea del rapporto fra la vigna e il sole”. Questo il concetto espresso nella scultura di Sbarluzzi e per questo il maestro ceramista di Pienza ha voluto lasciare la sua scultura in terra rossa, senza patina o smalto. Sarà visibile accanto alla dedica di Sandra Savaglio fra le botti di Brunello del Casato Prime Donne.

Pientino Doc – Piero Sbarluzzi è l’erede dei grandi ceramisti toscani rinascimentali: di quella generazione di primo Quattrocento, che alternava la terracotta, al marmo e al bronzo “ha imparato il mestiere in bottega, dove ha sviluppato una forte e compiuta manualità, come Leonardo, Michelangelo, Raffaello” ha detto di lui Vittorio Sgarbi. Artisti perfettamente padroni dei mezzi tecnici e compositivi ma anche attenti ad eseguire personalmente tutte le fasi della lavorazione. Proprio questa sua capacità di attualizzare una tradizione antica lo ha fatto apprezzare da Antonio Paolucci “in Sbarluzzi ho notato una franchezza di immagini e una capacità di sintesi che sono caratteri tipici del vero scultore, che si vede bene ama la materia, ma sa trarne fuori ogni possibile suggestione”. Piero Sbarluzzi ha eseguito opere importanti in Italia e all’estero. La sua plastica sicura, l’armonia delle soluzioni compositive sembrano rispecchiare i magici equilibri della Val d’Orcia e spiegano perché fosse amato dal poeta ermetico Mario Luzi “Sbarluzzi percorre con accorta e casta intelligenza quel confine, varca talora senza presunzione quel limite … nel suo abituale territorio”.

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