FIRENZE – Una comunità unita, a tutela della foca monaca del Mediterraneo. Specie che oggi conta circa 800 individui stimati.

La campagna è orchestrata dal Wwf, che insieme con Gruppo Foca Monaca e Wwf Sub ha “appena concluso un ciclo di formazione degli stakeholder appartenenti a singole entità che potranno contribuire, ciascuno nel proprio ambito ma in un fronte unito, agli obiettivi di tutela della specie”.

Questa fase ‘sperimentale’ ha visto oltre 360 partecipanti, appartenenti a 28 diversi enti tra cui centri sub, Guardia costiera ausiliaria, carabinieri del dipartimento Biodiversità, enti di conservazione e di Whale Watching, centri di recupero tartarughe marine e associazioni di pescatori, parchi nazionali/Amp (Aree marine protette) e privati. Ci sono stati workshop in presenza all’interno di oasi Wwf (Orbetello in Toscana e Policoro in Basilicata) e Amp di Portofino (Santa Margherita Ligure) e un workshop online, tra febbraio e marzo.

Le principali minacce, osserva il Wwf, provengono dalle attività umane, come la pesca indiscriminata, il bycatch (cattura accidentale negli attrezzi da pesca) e, in passato, la caccia diretta.

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