Hole of MusicUn gruppo di amici, qualcosa di fresco da bere, la chitarra, un falò sulla spiaggia, un po’ di brezza e il tramonto che si infrange sull’orizzonte del mare. È l’estate ed è l’immagine della musica che riempie ogni silenzio. Jam session fatte di accordi e di dita che si muovono veloci sulle corde dello strumento per il fascino, tutto acustico, di un canto da fare insieme. Le stesse sensazioni che gli amanti del genere possono ritrovare in un canale YouTube, Hole of Music, nato dall’inventiva di tre ragazzi di Prato: Matteo Bertozzi, 28 anni, Maresco Sarti, 39, e Leonardo Corsi, 33. Hole of Music propone tanti brani, moltissimi inediti, tutti nati dalle jam session e dal canto in acustico di giovani artisti emergenti del territorio pratese, fiorentino e toscano.

Una fruizione della musica sempre più social con le canzoni e le esibizioni caricate su YouTube ed i backstage che animano i profili Facebook e Twitter.

Come nasce l’idea di The Hole of Music? Quale è stata la molla scatenante? Cosa possiamo trovare sul vostro canale YouTube?

«All’inizio dell’anno abbiamo aperto una piccola produzione chiamata ZeroTreProductions e stavamo cercando un modo per far conoscere un po’ i nostri lavori ma anche di riuscire a dare spazio e visibilità ad artisti e band emergenti – spiega Matteo Bertozzi, il più giovane dei tre creatori di The Hole of Music -. Quindi abbiamo avuto l’idea di creare Hole of Music. Si tratta di una serie di video esclusivamente acustici perché volevamo realizzare in semplicità delle performance che mostrassero la bravura dell’artista o della band di turno. Su Youtube, presentiamo due artisti al mese con due video di canzoni originali o cover riarrangiate, mentre su Facebook ci sono anche foto di backstage e altre curiosità».

Quale è la risposta che avete riscontrato dal pubblico? Non solo a livello interpersonale ma anche a livello social?

«Il progetto è nuovo, ha ancora bisogno di crescere. Però la risposta è stata molto positiva e ha incuriosito molte persone che ci seguono assiduamente. Insieme anche molti artisti e band».

Che riscontro avete invece registrato con gli artisti che si sono prestati per le loro esibizioni inedite sui vostri canali?

«Anche dagli artisti che hanno preso parte a questo progetto abbiamo avuto un riscontro molto positivo e si sono dati tutti molto da fare per trovare idee e location diverse per i video e proporre versioni particolari per riarrangiare i loro pezzi e le loro cover».

Quanto è difficile oggi emergere in un panorama musicale che è sì allargato ma a tratti anche molto dispersivo? E quale può essere, secondo voi, un fattore per “distinguersi dalle masse”?

«Grazie a internet e ai social network, gli artisti hanno molti più mezzi per farsi conoscere e far sentire la loro musica. Tutto però si è ingrandito ed è difficile emergere da questo “mare magnum”. I fattori per distinguersi rimangono l’originalità e la qualità del prodotto offerto».

YouTube e social network possono rappresentare una risposta alla nicchia delle grandi case discografiche?

«Sì, senza dubbio. Anche se non è facile. Però gli artisti hanno in mano il loro futuro, possono far sentire la propria musica alle persone direttamente, senza passare per forza da altri intermediari».

Progetti e ambizioni per il futuro? Magari diventare un’etichetta indipendente?

«Siamo rimasti molto colpiti dalla quantità e dalla qualità di band e di artisti emergenti e poco conosciuti che ci sono in Toscana. Tra i nostri progetti per il futuro c’è sicuramente quello di continuare con la serie Hole of Music per riuscire ad avere più spazio e visibilità. E ovviamente continuare con le nostre produzioni sia audio che video con la ZeroTreProductions. Facciamo un passo alla volta…».

Ma, passo dopo passo, arriva l’avviso ai naviganti: la colonna sonora dell’estate si trova oggi in formato 3.0. Prendete il vostro smartphone, inserite le cuffie, collegatevi a YouTube e tuffatevi nelle fresche note proposte da Hole of Music.

http://www.youtube.com/watch?v=xnwKAQF494U

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