Furto in abitazione in concorso, furto di rame e ricettazione. Sono i reati contestati a vario titolo alle 7 persone tratte in arresto lunedì dai Carabinieri tra le province di Siena e Arezzo in esecuzione di un decreto di fermo emesso dalla Procura di Siena. La banda era formata da 4 kosovari, un macedone, un albanese ed un italiano di età compresa tra i 30 e i 42 anni che, da agosto ad oggi, hanno messo a segno furti, perlopiù in cantiere edili, e tutti su commissione.

L’indagine «Su richiesta dei 3 ricettatori, gli altri 4 malviventi effettuavano più furti nel giro di pochi giorni e spesso nel solito cantiere dove lavoravano come operai edili» ha spiegato in conferenza stampa il comandante provinciale dei Carabinieri di Siena Stefano Di Pace. «L’indagine è partita da approfondimenti investigativi su alcuni furti commessi a Rapolano Terme ed è proseguita con l’ausilio delle immagini di videosorveglianza, analisi delle celle telefoniche e l’incrocio dei tabulati oltre a intercettazioni telefoniche e ambientali» ha spiegato il Procuratore Capo del tribunale di Siena Salvatore Vitello. L’operazione denominata ‘€dil furti’ ha permesso di recuperare oltre 300 chili di rame asportato a privati e imprenditori all’interno dei cantieri. I 7 malviventi sono trattenuti in carcere in attesa della convalida d’arresto.

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