Recupero quotidiano degli sprechi alimentari di ristorazione, ipermercato e bar per ‘rimettere in circolo’ le eccedenze, destinandole a chi ne ha bisogno. E’ l’obiettivo del progetto di responsabilità sociale ‘Cibo2’, nato a Firenze e ideato da Savills, grazie al lavoro del centro commerciale ‘I Gigli’ e alla collaborazione con il Banco alimentare della Toscana.

Berni (Banco Alimentare): «Rispondere ancora meglio alle sempre crescenti necessità alimentari» Ad ora sono stati recuperati fino a 34890 pasti, 27710 nel 2019 e 7180 nel 2020. I prodotti una volta recuperati vengono consegnati agli operatori del Banco alimentare, che utilizzando automezzi refrigerati li distribuiscono direttamente alle strutture caritative convenzionate, le cui sedi si trovano vicino al punto di raccolta. «Il Banco alimentare non poteva non cogliere l’opportunità promossa da Savills – ha detto Leonardo Berni, presidente del Banco alimentare della Toscana -: un nuovo punto di raccolta di tali dimensioni ci consentirà di rispondere ancora meglio alle sempre crescenti necessità alimentari dei bisognosi della nostra Regione e contemporaneamente di combattere lo spreco alimentare. In 30 anni di attività è la prima volta che concludiamo un progetto con un centro commerciale e la cosa ci rende molto contenti e rappresenta per noi una sfida».

D’Agostino (I Gigli): «Consapevolezza che copiose quantità di alimenti vengono distrutte»  «L’iniziativa – ha aggiunto il direttore del centro commerciale ‘I Gigli’ Antonino D’Agostino – nasce dalla consapevolezza che nel nostro Paese copiose quantità di alimenti non consumati, nelle mense aziendali e scolastiche, o non venduti, come nella Grande distribuzione organizzata, vengono quotidianamente distrutte, con costi notevoli a carico sia delle aziende che della collettività».

 

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