Negli ultimi anni, grazie al libero accesso a molti degli archivi militari sparsi nel mondo, sono fioriti molti studi che, di fatto, hanno annullato il divario tra la “microstoria” o storia locale e la “grande storia”, molto più attenta, quest’ultima, ai rivolgimenti che, nel corso specialmente dell’ultimo secolo, hanno condizionato la vita di milioni di individui. Episodi che erano rimasti nell’oblio, oggi prendono vita e si presentano ai nostri occhi come tasselli di un grande mosaico. Gli anni che vanno dal 1940 al 1945, per quanto concerne la nostra Penisola, pur avendo dato vita a fiumi di inchiostro, ancora necessitano di studi e ricerche approfondite.
È il caso del libro di Gabriele Milani “Guerra a Castiglioncello (che sarà presentato domani 9 settembre alle 18,30 alla Libreria Gaia Scienza di Livorno). Quando me ne parlò, ormai diverso tempo fa, lo incoraggiai dicendogli che, sull’episodio del Foscari e del Valverde, poco si sapeva e che, quindi, il suo lavoro era necessario. Certo, non erano mancati gli accenni su volumi specifici, anche citati da Milani, ma, come su tanti altri fatti accaduti in quel tragico settembre 1943, mancava uno studio serio, documentato e, soprattutto, scevro da personalismi.


Clicca qui per leggere l’intervento completo di Claudio Biscarini su toscanalibri.it

Articolo precedenteGreenpeace tuona contro i fondali marini del Giglio
Articolo successivoProdotti a km 0, apre a Poggibonsi la Bottega di Campagna Amica