Tempo lettura: < 1 minuto

LUCCA – Il tribunale di Lucca ha condannato all’ergastolo Vittorio Pescaglini, 55enne operaio di Vergemoli, reo confesso dell’omicidio della moglie Maria Batista Ferreira, 51 anni, di origine brasiliana.

La donna fu uccisa con quattro coltellate il pomeriggio del 26 febbraio 2024 all’esterno dell’hotel Gorizia a Fornaci di Barga (Lucca).

Secondo la ricostruzione emersa durante il processo, il movente del femminicidio sarebbe legato al rifiuto di Pescaglini di accettare la separazione e alle continue richieste di denaro da parte della donna. La vittima, che si era trasferita dopo aver lasciato la casa coniugale, aveva chiesto una somma di denaro che l’uomo si rifiutava di concedere, provocando la tragica reazione dell’operaio.

Difeso dall’avvocato Gianmarco Romanini, Pescaglini, che era agli arresti domiciliari dal febbraio 2024, era presente in aula. Il suo legale aveva chiesto il riconoscimento di un vizio parziale di mente, ma la Corte ha accolto la richiesta del pubblico ministero Paola Rizzo, condannandolo all’ergastolo.

Il delitto si consumò in pochi minuti: Maria Batista Ferreira fu colpita quattro volte con un pugnale da caccia lungo 38 centimetri, con una lama a doppio taglio di 25,5 centimetri. Tre delle coltellate furono inferte su braccio destro, mano destra e coscia sinistra, considerate lesioni da difesa, mentre il quarto fendente risultò fatale, causando la morte immediata della donna.

Il processo ha rievocato una storia di tensioni e sofferenze, con la donna che si sentiva minacciata e aveva più volte denunciato la situazione al centro antiviolenza. Pescaglini, durante l’udienza, ha espresso pentimento, dichiarando di aver amato la moglie ma di essere stato sopraffatto dalla situazione, culminata nel tragico gesto.

Iscriviti al nuovo canale WhatsApp di agenziaimpress.it
CLICCA QUI

Per continuare a rimanere sempre aggiornato sui fatti della Toscana
Iscriviti al nostro canale e invita