I tre candidati alle elezioni regionali al confronto su Beko
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FIRENZE – Il governatore uscente della Toscana, Eugenio Giani, candidato del centrosinistra, mantiene un vantaggio di 18 punti percentuali sullo sfidante di centrodestra, Alessandro Tomasi, sindaco di Pistoia e candidato di Fratelli d’Italia, secondo l’ultimo sondaggio Emg commissionato da Toscana Tv.

La forbice tra i due si è però dimezzata in termini di riconoscibilità elettorale, scendendo da 38 a 19 punti di distacco.

La terza candidata, Antonella Bundu della coalizione Toscana rossa, rischia di non superare la soglia minima del 5% necessaria per entrare in Consiglio regionale, attestandosi al 2% di consenso con una riconoscibilità del 64%. L’affluenza alle urne è prevista in calo al 56%, rispetto al 62% delle regionali del 2020.

Il presidente uscente Giani gode di un consenso del 58% e di una riconoscibilità pari al 98%, leggermente in aumento rispetto ai sondaggi precedenti. Tomasi ha aumentato la propria notorietà dal 57% al 79%, ma il suo gradimento resta fermo al 40%. Bundu, pur conosciuta dal 64% degli intervistati, non riesce a superare il 2% di consenso.

Nel centrosinistra, il Partito Democratico si attesta al 35%, seguito quasi alla pari da Avs e dalla lista civica Casa riformista di Giani, entrambe intorno all’8%. Il Movimento 5 Stelle si posiziona al 6,5%. Nel centrodestra, invece, Fratelli d’Italia raggiunge il 23%, Forza Italia il 9,5% e la Lega il 4,5%.

Sul tema della sicurezza e dell’immigrazione, un’indagine diffusa recentemente mostra che il 55% dei toscani è favorevole all’apertura di un Centro di permanenza per i rimpatri (Cpr) di migranti irregolari, pur con riserva da parte del 34% che ne chiede una gestione trasparente e rispettosa dei diritti umani. Il 45% si dichiara contrario, sia per motivi di efficacia sia di rispetto della dignità delle persone. Paradossalmente, solo il 40% sarebbe disposto ad ospitare un Cpr nel proprio Comune.

Diversa la situazione sui centri di accoglienza per minori stranieri non accompagnati, che trovano il consenso del 69% degli intervistati, con il 54% disponibile alla loro presenza nei territori locali.

Le priorità segnalate dagli elettori vedono al primo posto la sanità (62%), seguita da occupazione e lotta alla delinquenza (entrambi al 16%), politiche sociali per i giovani (14%) e sviluppo economico della Regione (13%).