empoNel cuore la consapevolezza che quanto fatto fino ad adesso ha ancora del miracoloso ma nella testa il tarlo che da otto partite non arriva la vittoria. Con queste sensazioni sabato pomeriggio l’Empoli di capitan Massimo Maccarone si metterà in viaggio in treno per Genova dove il giorno successivo affronterà a Marassi la squadra rossoblu’ del Grifone, in una sfida che non metterà in palio solo tre punti, ma che sarà ancora una sorta di spartiacque sul futuro a medio-breve termine della principale realtà calcistica della Valdelsa.

Sprint salvezza Perchè se è vero che la classifica è ancora molto buona, frutto dei 34 punti conquistati complessivamente da inizio serie A, il dato che preoccupa è che 30 sono stati racimolati fino a metà gennaio, e che negli ultimi 45 giorni ne sono arrivati solo 4 in 720′, con tanto di cartellini rossi a ripetizione sventolati dagli arbitri, leggi alla voce Mario Rui e Tonelli, cui aggiungere il caso Livaja, liquidato con una multa ed una reprimenda degna del peggior scolaro dell’asilo. Insomma il paradiso Empoli si è sfarinato quasi in coincidenza con la cessione a fine mercato invernale di Federico Barba, con accettabile il rendimento del sostituto Ariaudo, mentre Andrea Costa, titolare fino alla fine del girone di andata, è incappato in un infortunio che lo ha tenuto fermo oltre un mese, proprio quando gli azzurri hanno infilato 3 sconfitte nelle ultime 3 gare, tre nelle ultime 4.

 Sfatare il tabù: ritrovare la vittoria Insomma a ‘Marassi’ per l’onore, la classifica e per invertire una tendenza che sta diventando brutta abitudine ai k.o.,anche se Marco Giampaolo, timoniere della squadra sorpresa delle prime 19 gare, non sembra preoccupato. «Stiamo preparando la gara contro il Genoa come sempre, come abbiamo sempre fatto, non si stravolge nulla. -ha concluso Giampaolo– Il dato di fatto è che non vinciamo da otto partite, che poi non è un dato così grave. La cosa su cui riflettere sono le tre sconfitte, che ci danno fastidio, ma prima di queste erano stati fatti risultati positivi pur non vincendo. Io ho sempre detto ai ragazzi che si vince e bisogna metterlo da parte, si perde e si deve fare la stessa cosa. Da martedì scorso siamo ripartiti per preparare il prossimo appuntamento, quando esci a testa dal campo, hai poco da rimproverarti. Il problema è quando hai qualcosa di cui rammaricarti. Contro la Roma ha fatto il massimo, contro una grande squadra cui vanno riconosciuti grandi meriti».

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