Siena, addì 27 aprile. Nemmeno durante gli assedi con la nemica Firenze la città si era trovata con tanti fronti aperti nello stesso giorno. Di solito, all'epoca, si attaccava su di un lato e si tentava lo sfondamento. Ma questa volta non sono gli archibugi dei nemici ad impensierire i senesi, bensì i bilanci. E c'è già chi ha ribattezzato Siena «la città in rosso», un tempo più semplicemente Siena «la rossa». Oggi, sono tre i fronti aperti: due cda ed un voto sul bilancio consuntivo 2011 da parte del Comune che vale l'intera legislatura. Mentre a viale Mazzini sta andando in scena l’arrivo dell'era Alessandro Profumo (leggi) a Rocca Salimbeni (e il voto per il bilancio 2011 appare scontato), le acque sono decisamente agitate nel centro storico dove il cda dell’Università e il consiglio comunale sono chiamati ad approvare i bilanci del 2011, rispettivamente in perdita di 8 e 2 milioni.

La protesta in Rettorato In via Banchi di sotto, mentre si stava discutendo del bilancio consuntivo 2011, ad animare la seduta del consiglio di amministrazione dell'Ateneo sono arrivate alcune decine di dipendenti, facenti parte del personale tecnico-amministrativo, che hanno fatto irruzione in Rettorato (nella foto presa da Facebook un momento della protesta). La seduta è stata sospesa. I manifestanti si sono poi spostati in piazza del Campo: sembra che con l'intenzione di entrare in Palazzo Pubblico ed interrompere anche il Consiglio comunale in corso oggi. I dipendenti dell'Università che hanno lasciato da poco piazza del Campo protestano contro il mancato riconoscimento per motivi di bilancio del loro salario accessorio, oltre ai problemi di retribuzione dei collaboratori linguistici.

Disavanzo di 8,1 mln di euro per il 2011 Il consiglio dell'Università ha comunque approvato il consuntivo che certifica per il 2011 un risultato negativo di 8,1 mln di euro. Un risultato che certifica la difficile situazione dell'Ateneo senese, nonostante il miglioramento del risultato di competenza rispetto agli anni precedenti, quando nel 2008 il risultato fu di -63,9 milioni, nel 2009 di -28,8 milioni di euro e nel 2010 di -18,2 milioni di euro. «Dopo un anno intenso di lavoro dedicato sia al profilo istituzionale sia al risanamento che al bilancio – ha spiegato il rettore dell'Ateneo, Angelo Riccaboni – questo risultato rappresenta un punto di svolta, un'inversione di tendenza raggiunta grazie al lavoro di tutte le componenti, attraverso un'azione costante di monitoraggio e programmazione, che è riuscita contemporaneamente nell'obiettivo di garantire la qualità delle attività e dei servizi nell'ambito della didattica e della ricerca». Il risultato, secondo il Rettore, è positivo anche alla luce della flessione del Fondo di finanziamento annuale erogato da parte dello Stato che nel 2011 è stato pari a 112 milioni di euro, «mentre nei tre anni precedenti aveva oscillato fra 116 e 119 mln». Riccaboni ha comunque evidenziato le criticità che ancora permangono, a partire dal valore dei mutui in essere, connessi ai rilevanti investimenti immobiliari del passato, che al 31 dicembre 2011 risultano pari a 89 milioni di euro, e dall'ammontare del disavanzo di amministrazione pari, alla stessa data, a 43,6 milioni di euro.

Il Consiglio comunale Acque «tormentate» anche in Palazzo Pubblico dove da stamani è in corso il Consiglio comunale per approvare il bilancio consuntivo 2011. Qui tutto si decide nel pomeriggio. E il sindaco alla vigilia ha provato a far conoscere le conseguenze di una sconfitta della maggioranza uscita vincente alle elezioni dello scorso anno. «La mancata approvazione del bilancio consuntivo 2011 potrebbe portare il Comune di Siena verso il rischio di stato di predissesto o, peggio, di dissesto», ha detto Franco Ceccuzzi. Sul documento pesano tensioni e dubbi da parte di stessi membri della maggioranza di centrosinistra e già in una circostanza l’Amministrazione comunale è stata salvata dalle Liste civiche che però hanno annunciato per oggi il loro voto contrario. Il sindaco Ceccuzzi ha rivolto un monito a tutta l'aula, maggioranza e opposizione, perchè «non approvare il bilancio porterebbe gravi conseguenze per la vita sociale e economica di questa città oltre a una perdita di credibilità di questo ente anche agli occhi della Corte dei Conti. La base da cui ripartire oggi sono i 5 milioni stanziati dalla Fondazione Mps e gli altri 6,6 mln previsti e che arriveranno solo ad ottobre prossimo». Al dibattito è intervenuto Alessandro Manganelli (Pdl) che, dopo essersi dichiarato contrario al consuntivo 2011, ha annunciato il suo voto favorevole «per senso di responsabilità nei confronti della città». Mentre il consigliere di maggioranza Mario Ronchi (Pd) annuncia il suo voto favorevole e avverte i colleghi del Partito Democratico che voti diversi «per questioni di palazzo» non sarebbero comprese.

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