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SIENA – Una nuova tappa della ricerca internazionale contro la antibioticoresistenza. La rivista Nature ha pubblicato uno studio che presenta un anticorpo monoclonale capace di neutralizzare la Klebsiella, un batterio ormai resistente a tutti gli antibiotici conosciuti. Un risultato che apre prospettive concrete per la cura di infezioni finora prive di soluzioni terapeutiche.

L’antibiotico-resistenza è una delle minacce più gravi per la salute pubblica globale. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha lanciato ripetuti allarmi. Anche il Ministro della Salute Orazio Schillaci lo ha indicato come tema centrale durante la presidenza italiana del G7. Il rischio è chiaro: tornare a un’epoca in cui un’infezione comune può diventare mortale. Per questo la comunità scientifica internazionale si sta muovendo con urgenza.

Il team di ricerca e sviluppo guidato da Rino Rappuoli, Direttore Scientifico del Biotecnopolo di Siena è in prima linea su questo tema. La pubblicazione su Nature conferma la qualità di un percorso che negli ultimi mesi ha già portato a due altri riconoscimenti di livello mondiale.

La pubblicazione è la prova che mostra la forza di una strategia fondata su un approccio innovativo. Gli anticorpi monoclonali offrono infatti un’alternativa credibile agli antibiotici quando non funzionano più. Agiscono in modo mirato, rispettano l’equilibrio del microbiota, possono arrivare più rapidamente allo sviluppo clinico. È un cambio di paradigma nella lotta alle infezioni più difficili e pericolose.

Il lavoro descritto è il risultato di una stretta collaborazione con il Professor Marco Falcone che ha coordinato le interazioni con l’Università e l’azienda Ospedaliera di Pisa in cui la Klebsiella pneumoniae resistente a tutti gli antibiotici è comparsa alcuni anni fa.

La Fondazione Biotecnopolo di Siena nasce per anticipare le minacce biologiche e per trasformare la scienza in soluzioni concrete. Lavora in stretta connessione con istituzioni pubbliche, comunità scientifica e industria. Costruisce alleanze nazionali e internazionali per accelerare il percorso dai laboratori ai pazienti. Si pone come un centro di riferimento non solo per l’Italia ma per l’Europa e per le reti globali impegnate nella salute.

“Non possiamo rassegnarci a un futuro senza antibiotici efficaci. La ricerca deve offrire alternative. Gli anticorpi monoclonali sono una delle strade più promettenti. I risultati pubblicati su Nature dimostrano che l’Italia può avere un ruolo guida in questa sfida globale. Il nostro obiettivo è portare queste terapie ai pazienti nel più breve tempo possibile”. È la dichiarazione congiunta di Rino Rappuoli, direttore scientifico, e Gianluca Polifrone, direttore generale della Fondazione Biotecnopolo di Siena.

Il riconoscimento di Nature non è solo un traguardo scientifico. È la conferma del valore di una missione che da Siena guarda al mondo. Un messaggio di fiducia per chi investe nella scienza, e un passo avanti verso un futuro in cui infezioni oggi senza cura potranno essere affrontate con nuove armi.

L’anticorpo anti Klebsiella  fa parte dell’impegno del Biotecnopolo di trovare sistemi alternativi per combattere la resistenza agli antibiotici (AMR) e si aggiunge ad anticorpi contro altri batteri come la Shigella e il gonococco che sono stati recentemente pubblicati dallo stesso gruppo.