Agents of the Scientific Police to work after the explosion of a bomb, which wounded a blaster, in front of a library in Florence, Italy, 01 January 2017. ANSA/MAURIZIO DEGL'INNOCENTI

Agents of the Scientific Police to work after the explosion of a bomb, which wounded a blaster, in front of a library in Florence, Italy, 01 January 2017. ANSA/MAURIZIO DEGL'INNOCENTI

Alla fine è stato l’artificiere della Polizia a subire le più gravi conseguenze dello scoppio dell’ordigno trovato davanti alla sede di una libreria che fa riferimento a Casa Pound, a Firenze nel giorno di Capodanno. L’artificiere ha perso l’occhio destro e gli è stata amputata la mano sinistra. L’ordigno, piazzato davanti alla libreria Bargello, vicina a Casapound, è esploso proprio nel momento in cui il poliziotto stava esaminando l’involucro.

L’accaduto Una pattuglia della polizia aveva trovato un involucro sospetto davanti al locale in via Leonardo Da Vinci, non lontano dal centro storico. Gli artificieri giunti sul posto hanno lavorato all’ispezione o al disinnesco del pacco-bomba e l’uomo è rimasto ferito dall’esplosione. Tutto è accaduto attorno alle 5:30 del primo gennaio. L’ordigno, secondo quanto appreso, era dotato di un timer collegato al pacco-bomba con dei fili elettrici.

Sotto attacco L’attentato alla libreria Il Bargello segna il culmine di tensioni che si sono acuite nell’ultimo anno. La libreria, riconosciuto centro culturale di destra cui fanno riferimento circa 150 soci, è da tempo nel mirino delle proteste dell’antagonismo fiorentino e degli ambienti anarchici per farla chiudere. Il 14 gennaio 2016, di sera, una ventina di incappucciati assalì la libreria quando era ubicata nella precedente sede di via Gabriele d’Annunzio, zona Coverciano. I manifestanti, che gli investigatori individuarono come esponenti dell’area antagonista, si radunarono davanti al piccolo negozio – 18 metri quadri circa – intonarono slogan e poi lanciarono contro l’edificio pezzi di mattone, sassi e altri oggetti. Fu danneggiata la porta a vetri. Nessun ferito comunque fra i tre volontari dell’associazione Il Bargello che erano all’interno. Sempre in via D’Annunzio, la notte tra il 2 e il 3 febbraio 2016, esplose una bomba-carta davanti alla sede della libreria: fu danneggiato il bandone del negozio e il vetro di un’auto in sosta. Sul muro di un palazzo sul lato opposto della strada fu lasciata una scritta a favore della liberazione di tre anarchici che avevano incendiato, nel parmense, la casa di un militante di Casapound. Per gli investigatori la matrice era anarchica. Da circa quattro mesi il Bargello ha cambiato sede e ha aumentato gli spazi, da 16 a 40 metri quadri, da via D’Annunzio a via Leonardo da Vinci, sempre a Firenze, ma in una zona più vicina al centro. «La libreria ha traslocato – spiega Saverio Di Giulio, coordinatore di Casapound a Firenze – per una mera esigenza di allargamento, in una sede più grande, di 40 metri quadri. Questo perché l’associazione Il Bargello, con un progetto nato a fine 2014, ha avuto un riscontro positivo alle sue iniziative librarie e culturali e quindi serviva uno spazio più ampio. Inoltre serviva trasferirsi in una posizione più centrale, verso il centro». Negli ultimi mesi, da quando la libreria fiorentina di Casapound è in via Leonardo da Vinci «non ci sono stati più episodi, ne’ attacchi ne’ proteste – dice Di Giulio – Credevamo che fosse tornato un clima calmo, invece ci sbagliavamo».

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