Alla fine ha vinto l’Europa e il Governo italiano ha dovuto cedere al rischio di infrazione scatenando le ire delle regioni e dei cacciatori. Il Consiglio dei ministri, infatti, ha deciso, nella seduta di ieri e su proposta del ministro Gianluca Galletti, di sostituirsi con potere straordinario alle regioni per anticipare alla mezzanotte di ieri il termine di chiusura della caccia alle specie Cesena, Tordo bottaccio e Beccaccia nel territorio delle regioni Liguria, Toscana, Umbria, Friuli-Venezia Giulia, Veneto e Marche. “Se non fossimo intervenuti immediatamente, entro la giornata di ieri, per ridurre il calendario venatorio di 11 giorni, anticipandolo dal 31 gennaio al 20 gennaio, avremmo subito un’infrazione Ue. Non è tanto questione ambientale ma questione di adeguamento alle normative europee

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