OFI's coach Gennaro Gattuso of Italy gives instructions to his players during a Greek Soccer League match at the Georgios Karaiskakis stadium against Olympiacos in the port of Piraeus, near Athens on Saturday, Sept. 13, 2014. (AP Photo/Thanassis Stavrakis)
OFI's coach Gennaro Gattuso of Italy gives instructions to his players during a Greek Soccer League match at the Georgios Karaiskakis stadium against Olympiacos in the port of Piraeus, near Athens on Saturday, Sept. 13, 2014. (AP Photo/Thanassis Stavrakis)
AP Photo/Thanassis Stavrakis

Pisa è senza un campo dove giocare. A tre giorni dalla disputa della sesta giornata del campionato di serie B che vedrà la squadra nerazzurra giocare contro l’Ascoli, il Pisa non sa dove disputerà il proprio match. Il club guidato al momento dal suo amministratore unico, Lorenzo Giorgio Petroni, aveva avanzato questa mattina ufficiale richiesta che il proprio incontro venisse disputato a Siena, ottenendo, però, un rifiuto. Lo stadio del ‘Rastrello’ di Siena, vista la collocazione nel cuore della città, sia per ragioni di sicurezza delle tifoserie che di gestione del traffico renderebbe tutto molto complicato e quindi il Pisa dovrà cercare una nuova collocazione alla partita: rimangono in piedi le ipotesi Chiavari o Parma, dovunque lontano dal territorio toscano.

Lo sfogo di Gattuso Nel frattempo ieri sera i nerazzurri hanno portato a casa l’ottavo punto stagionale andando a guadagnarsi un importantissimo punto con il pareggio per zero a zero in casa dalla neo retrocessa dalla serie A, Frosinone. Nel post gara però il tecnico Rino Gattuso è esploso contro la difficile situazione societaria che da tempo il club guidato dalla Britaly Post sta vivendo. «Non si può parlare di calcio, è inutile – ha esordito Gattuso – Poi va a finire che si rovina anche il rapporto tra me e loro; io sono uno molto esigente e lo so bene. La quotidianità me la faccio scivolare addosso, vado avanti grazie al rapporto creato con i ragazzi e con la città, ma se la quotidianità la vivo male anche con loro, ditemi che senso ha continuare. Tante volte devo far finta di parlare di calcio giocato, devo sopportare tutti i problemi che ci sono in giro visto che molta gente lavora senza contratto, ad esempio il mio staff che da febbraio non prende neanche i rimborsi spesa. Dopo sento che ci sono nuovi assetti societari, si fanno nomi di nuovi ingressi, quando ci sono ragazzi buttati là che lavorano dalla mattina alla sera e non vogliono andare via. Io invece gli ho detto di andare via e invece qualcuno vuole abbassarsi anche il contratto pur di rimanere. Dobbiamo dare un taglio a tutto questo, altrimenti si passa da gente senza valori»

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