«Che la luce del Signore aiuti a fare verità e giustizia, a sanare le ferite, a rafforzare la fiducia e – insieme – il coraggio per il futuro. E' possibile e doveroso». Il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, ha officiato questa mattina, nella Basilica di Santa Maria degli Angeli a Roma, la Messa per le vittime della Costa Concordia.«Non vogliamo dimenticare coloro che hanno fatto il proprio dovere in modo ammirevole per competenza e dedizione. Tra questi, in prima fila, gli abitanti dell'Isola del Giglio. A tutti l'Italia guarda con stima e gratitudine».

Il cordoglio del presidente Napolitano Alla celebrazione ha voluto essere presente anche il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Napolitano, entrando in chiesa, ha stretto la mano a tutti i familiari delle vittime presenti alla liturgia. Nelle prime file anche il sindaco di isola del Giglio Sergio Ortelli e il vice sindaco Mario Pellegrini in rappresentanza di tutta la comunità. Il Giglio celebrerà una Messa in suffragio delle vittime nella Chiesa dei Santi Lorenzo e Mamiliano lunedì 13 febbraio ad un mese esatto di distanza dalla tragedia.

Via al pompaggio Intanto è iniziato intorno alle 17 il pompaggio di carburante dai primi sei serbatoi della nave Costa Concordia naufragata davanti all'Isola del Giglio il 13 gennaio. Il via alle operazioni di prelevamento di carburante è stato possibile con un giorno di anticipo rispetto ai programmi della protezione civile grazie alle condizioni di mare calmo di oggi. Proprio questa circostanza meteo ha permesso di approntare gli ultimi dispositivi per svolgere l'operazione in sicurezza. Al momento si estrae carburante a una velocità di circa cinque metri cubi l’ora, ma quando l’operazione di pompaggio sarà a regime si salirà a 10 metri cubi l’ora. Nello specifico oggi si è iniziato da un serbatoio contenente 400 metri cubi di carburante e che, con le velocità indicate prima, potrebbe essere svuotato nel giro di 40-45 ore, cioè entro martedì mattina. Ma, oltre a questi primi sei serbatoi più grandi, altro carburante della Costa Concordia si trova in altri nove depositi più piccoli, che ne contengono in tutto 377 metri cubi, pari al circa 17% del totale sulla nave. Infine, piccole cisterne nelle sale macchine hanno il restante 16%, pari a 348 metri cubi. L’operazione di pompaggio si svolge prelevando carburante da una valvola e immettendo acqua da un’altra, in modo da non alterare i pesi e l’assetto della nave adagiata sulla scogliera del Giglio e di cui si vogliono evitare movimenti e scivolamenti. Il materiale prelevato viene stivato in una bettolina ancorata al fianco di un pontone che può essere usato solo in condizioni di mare calmo.

Le reazioni «E' il primo segno concreto del massimo impegno che in queste settimane è stato messo in campo sia dalle strutture pubbliche sia dai soggetti privati con l'unico comune obiettivo di evitare qualsiasi possibile rischio ambientale per l'isola del Giglio» – ha detto la Protezione Civile. Per il sindaco Sergio Ortelli «Nelle giornate di ricordo delle vittime e dei dispersi della tragedia della Concordia, arriva un primo segnale positivo frutto del risultato del lavoro svolto fino ad oggi in piena sinergia tra i soggetti pubblici e privati che, ciascuno per la propria parte, stanno mettendo il massimo impegno per tenere a distanza il potenziale rischio ambientale. Abbiamo avuto fiducia nelle operazioni in corso fino ad oggi e continuiamo ad averne».

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