«Con il via al pompaggio del carburante arriva un primo segnale positivo». Commenta così Sergio Ortelli, sindaco dell’Isola del Giglio, il primo giorno di aspirazione dai serbatoi della Costa Concordia ad un mese dal naufragio. «Mentre si ricordano, un mese dopo il naufragio, le vittime e i dispersi della tragedia della Costa Concordia, con il via al pompaggio del carburante dalla nave arriva un primo segnale positivo frutto del risultato del lavoro svolto fino ad oggi in piena sinergia tra i soggetti pubblici e privati che, ciascuno per la propria parte, stanno mettendo il massimo impegno per tenere a distanza il potenziale rischio ambientale. Abbiamo avuto fiducia nel buon esito delle operazioni fino ad oggi e continuiamo ad averne»

Svuotato il primo serbatoio E' stato completato questa mattina alle 9 il pompaggio dei 103 metri cubi di carburante dal primo serbatoio di Costa Concordia. Lo rende noto la societa' armatrice Costa Crociere. I tecnici di Neri/Smit & Salvage stanno proseguendo adesso con il pompaggio del secondo serbatoio.

Pompaggio del carburante Sono cominciate alle 17 di ieri le operazioni di aspirazione delle 2400 tonnellate di carburante custodite nei serbatoi della nave, con un giorno di anticipo rispetto ai programmi della protezione civile grazie alle condizioni di mare calmo. Proprio questa circostanza meteo ha permesso di approntare gli ultimi dispositivi per svolgere l'operazione in sicurezza. Nel primo giorno di aspirazione il carburante è stato estratto ad una velocita' di circa cinque metri cubi l'ora, ma quando l'operazione di pompaggio sara' a regime si salira' a 10 metri cubi l'ora. Oltre ai sei serbatoi piu' grandi, altro carburante della Costa Concordia si trova in altri nove depositi piu' piccoli, anche questi sommersi e ancora tutti da 'flangiare', che ne contengono in tutto 377 metri cubi, pari al circa 17% del totale sulla nave. Infine, piccole cisterne nelle sale macchine hanno il restante 16%, pari a 348 metri cubi. L'operazione di pompaggio si svolge prelevando carburante da una valvola e immettendo acqua da un'altra, in modo da non alterare i pesi e l'assetto della nave adagiata sulla scogliera del Giglio e di cui si vogliono evitare movimenti e scivolamenti. Il materiale prelevato viene stivato in una bettolina ancorata al fianco di un pontone che puo' essere usato solo in condizioni di mare calmo.

La Madonna di Fatima resterà al Giglio Intanto è stata donata alla chiesa di San Lorenzo e Mamiliano, a Giglio Porto la statua della Madonna di Fatima che era a bordo della Concordia naufragata davanti all'isola toscana esattamente un mese fa: proprio oggi, alle 18, nella stessa chiesa, si terra' una messa in ricordo delle vittime (dopo quella celebrata ieri a Roma alla presenza del presidente Napolitano). I vigili del fuoco che avevano recuperata la statua lo scorso 21 gennaio, questa mattina l'hanno consegnata e donata al parroco dell'Isola del Giglio don Lorenzo. La statua, altezza di circa un metro, si trovava nella cappella della nave. A seguito di una delle immersioni era stata rinvenuta e collocata inizialmente nel quartier generale dei soccorritori al Giglio, a protezione delle operazioni di salvataggio e soccorso per poi essere trasferita al sicuro al comando dei vigili del fuoco di Grosseto. Per volontà dell'ad Costa Pierluigi Foschi e del parroco don Lorenzo la Madonna rimarra' nella chiesa gigliese.

Fiori in mare Trenta i familiari delle vittime e dei dispersi di nazionalita' francese, italiana, tedesca e indiana che, a bordo di un'imbarcazione, hanno deposto questa mattina una corona di fiori in mare davanti alla Concordia.

Articolo precedenteCardinale Bagnasco «Sulla tragedia della Concordia sia fatta verità e giustizia»
Articolo successivoIl gelo non ferma il posticipo di calcio. Siena-Roma si gioca