Fare come la Francia per risparmiare 131 euro l’anno in una delle voci di spesa che per le famiglie italiane è diventata la più insostenibile: la benzina.  A chiederlo sono Adusbef e Federconsumatori, secondo cui «tagliare il prezzo di 6 cent, di cui 3 a carico dello Stato e 3 a carico delle compagnie, porterebbe a livello annuo ad un risparmio di 72 euro per costi diretti e di 59 euro per quelli indiretti, pari ad un totale di 131 euro. Naturalmente, oltre ad agire in questo senso, invochiamo un intervento urgente del Governo anche sul versante della liberalizzazione e della modernizzazione di questo settore nevralgico dell'economia, nonche' un maggiore controllo contro le intollerabili speculazioni in atto'', sottolineano ancora le associazioni.

Auto quanto mi costi Per una famiglia media italiana mantenere un'autovettura costa ormai, dopo gli ultimi rialzi della benzina, 4.010 euro all'anno, «una vera e propria stangata». Lo calcola il Codacons che invita gli automobilisti ad aderire allo sciopero della spesa indetto per il 19 settembre. Secondo i calcoli dell'associazione di consumatori, una famiglia media spende in un anno: 1.728 euro di carburante, 715 per l'Rc auto, 491 euro per le riparazioni, tra meccanici e carrozzieri, 222 euro tra pedaggi e posteggi, 265 euro per il bollo auto, 235 per le multe. Seguono 143 euro per il gommista, 126 euro per l'affitto del garage, 85 tra lavaggio e revisione auto.

Un litro vale tre pacchi di pasta Con il massimo raggiunto oggi, un litro di benzina arriva a costare quasi quanto tre pacchi di pasta (0,70 euro) e l'equivalente di dieci uova (1,25 euro la confezione da sei) e supera abbondantemente anche il costo medio di un chilo di pomodori rossi a grappolo (1,80 euro al kg). Lo afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori, proponendo paragoni alimentari per «endere ancora piu' evidente lo scombussolamento della spesa degli italiani a causa del caro-benzina» Oltre al capitolo 'trasporti' infatti – ricorda la Cia – a lievitare e' il budget dei prodotti alimentari, che viaggiano lungo la filiera nel 90 per cento dei casi su strada. Finora l'aggravio sulla busta della spesa – sottolinea l'organizzazione agricola – ha gia' superato le 20 euro al mese a famiglia, considerando che il costo del trasporto incide sul prezzo finale dei prodotti agroalimentari per il 35-40 per cento. Non solo per i consumatori, anche per gli imprenditori agricoli – aggiunge la Cia – e' una spesa non più sostenibile: il prezzo del gasolio agricolo e' passato da 0,49 euro al litro di gennaio 2010 agli attuali 1,10 euro al litro, con un incremento record del 125 per cento nel giro di due anni e mezzo.

Costo carburanti a +170% in 20 anni Secondo ilConto nazionale delle Infrastrutture e dei trasporti 2010-11 del Ministero Secondo in 20 anni la spesa degli italiani per il mantenimento delle proprie auto e' piu' che raddoppiata, arrivando nel 2010 a 103,7 miliardi. I carburanti bruciano quasi la meta' della spesa complessiva e il loro costo e' aumentato del 170%. Le spese per l'esercizio e la manutenzione ordinaria delle autovetture private, secondo i dati contenuti nel documento, e' passata dai 47,283 miliardi del 1990 ai 103,714 miliardi del 2010, segnando un progresso del 119,3%. Al netto degli interessi sul capitale investito le spese di esercizio delle auto per il 2010 ammonta a 93,934 miliardi, di cui circa il 44% e' da attribuire alle spese per carburanti, quasi il 18% a spese per manutenzione ordinaria, circa il 17% a spese per assicurazioni, poco meno del 6% a tasse automobilistiche ed il restante 15% a spese per il ricovero, per pneumatici, lubrificanti e pedaggi autostradali. Il costo dei carburanti e' aumentato in 20 anni del 169,9%: nel 2010 sono stati spesi per benzina e gasolio 41,156 miliardi di euro, contro i 15,246 miliardi del 1990, quando la spesa per carburanti costituiva solo circa un terzo della spesa complessiva per il mantenimento dell'automobile. Le spese per la manutenzione e riparazione ordinaria sono aumentate in 20 anni del 127,9%, mentre quelle per l'assicurazione Rc Auto addirittura del 202,5% (a 15,649 miliardi nel 2010). Quello che incide di meno sulla spesa degli automobilisti sono invece i lubrificanti, l'unica voce ad aver registrato in 20 anni una riduzione (1,120 miliardi nel 2010, dai 1,491 miliardi del 1990). Nel 2010 gli italiani hanno speso complessivamente per l'acquisto e l'esercizio delle autovetture circa 147,205 miliardi di euro: ai 103,714 miliardi per l'esercizio e la manutenzione ordinaria delle vetture, vanno infatti aggiunti i 34,576 miliardi spesi per l'acquisto di vetture nuove di fabbrica e gli 8,915 miliardi per la manutenzione straordinaria. Negli ultimi vent'anni i costi per mantenere un'automobile hanno toccato il livello piu' alto nel 2008 (104,501 miliardi di euro), quando la benzina era a circa 1,5 euro e pesava per il 41% della spesa complessiva (43,179 miliardi).
 

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