Ancora in calo i prezzi delle abitazioni esistenti, mentre aumentano quelli delle abitazioni nuove. Il terzo trimestre 2017 fa registrare un aumento delle compravendite in provincia di Siena, ma non nel capoluogo, dove diminuiscono. In Toscana incrementi significativi del numero di transizioni sono registrati a Prato e Pistoia. Su base nazionale nel terzo trimestre 2017 l’indice dei prezzi delle abitazioni acquistate dalle famiglie, sia per fini abitativi che per investimento, diminuisce dello 0,5% rispetto al trimestre precedente e dello 0,8% nei confronti dello stesso periodo del 2016.

L’Istat fa sapere che la flessione è dovuta ai prezzi delle abitazioni esistenti, la cui diminuzione su base annua si accentua. Accelera invece la crescita dei prezzi delle abitazioni nuove (+0,6%, da +0,3%). Il calo tendenziale dei prezzi delle abitazioni si manifesta contestualmente a una crescita del numero di immobili residenziali compravenduti. Anche su base congiunturale la diminuzione dell’indice dei prezzi delle abitazioni acquistate è dovuta unicamente al calo dei prezzi delle abitazioni esistenti (-0,7%), mentre quelli delle abitazioni nuove registrano un aumento dello 0,3%. Il quadro del mercato residenziale in Toscana rispecchia le dinamiche del mercato residenziale nazionale. La comparazione tra il terzo trimestre 2017 e 2016, della quantità dei beni scambiati in termini di numero di transizioni normalizzate (sulla base delle statistiche dell’osservatorio del mercato immobiliare), cioè il numero di unità abitative compravendute per quota di proprietà, con riferimento all’intero territorio toscano, fa registrare una crescita del 1,77%.

L’incremento tra i due periodi presi ad esame si ha soprattutto in provincia (+1,81%), rispetto ai capoluoghi (+ 1,72%). Restando ai territori provinciali l’aumento più rilevante si è avuto in provincia di Siena, dove la quantità di compravendite nel terzo trimestre del 2017 ha fatto registrare il 13,08% di aumento rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Rimanendo a Siena lo stesso non si può dire del capoluogo, il cui differenziale fa registrare una percentuale negativa. Dall’analoga comparazione un’altra provincia che fa registrare un aumento degno di nota è Lucca con +10,61%, in aumento anche la percentuale di scambi nel capoluogo, più alta della provincia: +14,21%.

Gli incrementi di scambi più significativi avutisi nel terzo trimestre 2017 rispetto al terzo del 2016 in Toscana si registrano comunque a Prato capoluogo (+21,02%) e Pistoia capoluogo (+16,68%).

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