medicoSono state oltre 300 le telefonate, provenienti non solo da Firenze ma pure da altre parti d’Italia, arrivate al servizio di igiene e sanità pubblica dell’Azienda sanitaria di Firenze dopo l’appello lanciato ieri a seguito del caso del 18enne di Cascina (Pisa) colpito da meningite. Il ragazzo nella notte tra il 31 gennaio e l’1 febbraio scorsi era stato nella discoteca fiorentina Yab, e l’invito della Asl è stato quello a rivolgersi ai medici per avviare la profilassi.

Telefonate per verificare la veridicità e chiedere spiegazioni Secondo i titolari del locale notturno, prontamente contattati dai medici della prevenzione, sono circa 5/600 le persone che quella notte hanno frequentato la discoteca. Riguardo alle telefonate arrivate all’Asl, si spiega ancora, sono state delle più variegate, dalla richiesta di spiegazioni circa la veridicità del comunicato stampa ai sintomi della malattia. A tutti l’Asl ha fornito informazioni sulla opportunità di effettuare la profilassi e con quali modalità, compresi i soggetti già vaccinati per qualche ceppo di meningococco, notizie su farmaci disponibili, posologia, controindicazioni ed effetti collaterali. Anche diversi medici curanti hanno chiesto conferma sulla profilassi e sulla modalità e tipologia di antibiotici da prescrivere. Molti hanno chiesto di conoscere il ceppo di meningococco, dato al momento ancora non disponibile. Hanno telefonato anche colleghi di altre Asl per avere conferma della notizia e per delucidazioni sul caso. Per alcuni soggetti impossibilitati a contattare il proprio medico curante, sono stati prescritti direttamente i farmaci necessari alla profilassi. Secondo le indicazioni internazionali sulla utilità della profilassi e le modalità di somministrazione, spiega ancora la Asl, il termine ultimo di effettuazione per chi fosse stato quella sera in discoteca è domenica 15 febbraio.

 

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