Si tiene questa mattina a Firenze (inizio ore 09.30, via delle Pandette, 9) l’incontro “Avvia i tuo progetti”, dedicato a imprese, commercialisti e aspiranti imprenditori. Organizzato dal Ministero per lo sviluppo economico insieme a Unioncamere Toscana, in collaborazione con l’Università di Firenze, Dipartimento di Scienze per l’Economia e l’Impresa e la Regione Toscana vuole far conoscere i vantaggi delle misure di “policy” nazionale e regionale rivolte a giovani decisi a mettere a frutto le loro potenzialità in progetti di business. Fulcro della manifestazione la tavola rotonda dal titolo “Innovativi e creativi: i nuovi imprenditori toscani 2.0” cui prenderanno parte i direttori di alcuni dei più importanti incubatori toscani e che sarà arricchito dalla testimonianza di alcuni giovani imprenditori.

4Le start up in Toscana «Secondo gli ultimi dati disponibili in Italia sono 4.786 le start up innovative, di queste 284 sono toscane (5,93%) – dice Andrea Sereni, presidente di Unioncamere Toscana -. Per dare maggior forza a questa nuova realtà, le Camere di Commercio toscane continueranno a credere e sostenere il modello di business ad alto potenziale di crescita del nostro sistema economico». In Toscana le start up sono concentrate nelle province di Firenze (41.90%, 119 unità), Pisa (21.83%, n. 62 unità) e Siena (9.15%, 26 unità); a seguire Arezzo (6.69%, 19 unità) Lucca (5.98%, 17 unità), Livorno (5.63%, 16 unità) e Prato (4.92%, 14 unità).

2015, segnali di ripresa Unioncamere, intanto, rende noti i dati del terzo trimestre 2015 che confermano segnali di ripresa, soprattutto sulla tenuta delle imprese. È crollato, infatti, il numero delle chiusure aziendali registrando il dato più basso dal 2005. Mentre permangono difficoltà per le aziende artigianali. Le iscrizioni di nuove imprese ai registri delle Camere di Commercio della Toscana, infatti, sono state 5.386 (+4,4% su base annua e +228 rispetto allo stesso periodo del 2014), mentre le imprese cessate (non d’ufficio) sono state 3.951 (-1,5%). Tra luglio e settembre, il fenomeno delle crisi aziendali ha subìto un’attenuazione solo parziale. 1.062 le aziende toscane in scioglimento e liquidazione, – 6,9% (rispetto a pari periodo 2014); 42 quelle che hanno aperto concordati fallimentari o preventivi e accordi di ristrutturazione debiti un livello relativamente stabile (solo due in più dell’anno precedente). Sul fronte fallimenti, invece, sono state 238 (+24,6% rispetto allo stesso periodo). Dato in controtendenza rispetto a quello nazionale.

Capacità di sopravvivenza delle imprese A fine settembre, dunque, le imprese registrate presso le Camere di Commercio della Toscana risultano essere 414.552. In un anno (dal 1/10/2014) sono state aperte 26.549 nuove imprese e ne sono cessate 23.350. Con un saldo positivo di 3.200 unità. Il migliore risultato degli ultimi quattro anni, che porta il tasso di crescita imprenditoriale al +0,8%, in aumento rispetto a quello registrato a settembre 2014 (+0,5%). Il motivo che sta alla base di questo recupero è il calo evidente del tasso di cessazione, sceso dal 6,5% del III trimestre 2013 all’attuale 5,7%, mentre il tasso di iscrizione si colloca al 6,4% (un valore relativamente stabile se confrontato al 6,6% di due anni fa). In pratica, a fine estate 2015, il bilancio imprenditoriale risulta positivo soprattutto in virtù di una maggiore capacità di sopravvivenza delle imprese operanti sul territorio regionale.

per economia da cesni falegname

I settori di attività A determinare la crescita del tessuto imprenditoriale toscano sono i servizi, mentre costruzioni ed agricoltura continuano a diminuire. Per quanto riguarda l’agricoltura, il settore evidenzia un calo di 231 aziende (-0,6%), mentre l’edilizia è negativa per 564 unità (-0,9%). In Toscana, il 69% delle imprese operanti nella filiera delle costruzioni sono artigiane (per lo più attive nella installazione di impianti e nei lavori edili di completamento). L’edilizia artigiana ha perso 1.070 imprese in dodici mesi (-2,4% rispetto a settembre 2014), contro un andamento che – per la parte non artigiana – ha al contrario fatto registrare una variazione positiva di 500 imprese. L’industria, che conta quasi 57mila imprese (13,7% del totale), registra un aumento per il comparto energia ed utilities (+52 imprese) e un leggero calo per le attività estrattive (-10) e manifatturiere (18). Fra queste ultime, aumentano le attività dei comparti pelli-cuoio-calzature (+68) e confezioni-abbigliamento (+49), mentre il tessile-maglieria, con un calo di 70 aziende, continua il processo di involuzione che dal 2009 a oggi è costato la perdita di 1.000 imprese. Nel manifatturiero risultano in aumento le aziende di alimentari (+31), chimica-farmaceutica (+19) ed oreficeria (+20); viceversa calano le imprese nell’industria del legno (-80) e dei mobili (-22), cui si aggiungono le perdite di unità produttive di minerali non metalliferi (-16) e carta-stampa (-13).

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Il macro-settore dei servizi Incremento di 3.400 aziende (+1,5%) per il settore dei servizi che supera quota 236mila imprese (57% del sistema delle imprese). Fra questi, il comparto turistico (alberghi e ristoranti) continua la fase espansiva che, dal 2009 ad oggi, ha determinato un aumento di oltre 4mila imprese. A fine settembre 2015 il settore turistico in Toscana conta 33.924 aziende (+2,8% l’andamento su base annua delle unità operanti nella ricettività e della ristorazione, +929 in termini assoluti), così come il commercio (+0,9%, +925), che raggiunge quota 101.749 aziende rappresentando un quarto del sistema imprenditoriale regionale. Da evidenziare, a questo proposito, il contributo da parte degli stranieri alla crescita di imprese commerciali. In Toscana sono più di 15mila le imprese del commercio guidate da stranieri e, negli ultimi dodici mesi, hanno registrato un incremento di 1.300 unità che ha arginato la diminuzione degli esercizi condotti da italiani (-360). Seppur in misura più contenuta, la vitalità della componente straniera spinge anche il turismo (+260 le imprese straniere e +670 le italiane). Contribuiscono in maniera rilevante al bilancio positivo dei servizi anche le attività di noleggio e supporto alle imprese e dei servizi alla persona, che insieme determinano mille aziende in più nel corso dell’ultimo anno.

Imprese giovani, femminili, straniere Al 30 settembre si contano in Toscana 94.778 imprese femminili (22,9% del totale). Rispetto all’anno precedente un aumento dell’1,8%, che equivale a 1.723 aziende. Anche nel caso della componente femminile l’espansione è trainata, in particolare, dalle società di capitali (+7,7%, +1.258 aziende). Le imprese giovanili (37.967) rappresentano il 9,2% del tessuto imprenditoriale regionale e sono invece leggermente in calo (-1,2%). A diminuire le ditte individuali (-607 aziende) e le società di persone (-336), mentre aumentano le società di capitali guidate da under 35 (+9,4%, +478 unità). Le imprese straniere (51.822), (12,5% del totale), aumentano del 5,6% (+2.768). A crescere in questo caso sono soprattutto le ditte individuali (+2mila), seguite dalle società di capitali (+680 unità).

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