SIENA – Un evento speciale cala il sipario sulla 99° Stagione Micat in Vertice dell’Accademia Chigiana, sabato 7 maggio al Teatro dei Rinnovati. «L’esecuzione – anticipa il direttore artistico della Chigiana Nicola Sani – del capolavoro assoluto di Giorgio Federico Ghedini, il ‘Concerto dell’Albatro’, in una straordinaria serata con l’Ort-Orchestra della Toscana affiancata da un cast d’eccezione».

Ed è tempo di bilanci con la Chigiana che, alla vigilia del programma sorprendente per le celebrazioni del centenario, accantona una 99° Micat in Vertice di successo: per artisti, consensi e partecipazione di pubblico. «Una stagione che – continua il direttore Sani – ha regalato grandi emozioni con interpreti straordinari: da Marc-André Hamelin a Luca Salsi, da Salvatore Accardo al Trio di Parma; senza tralasciare le nuove tendenze multimediali e i giovani talenti, come Ettore Pagano, Gennaro Cardaropoli, Erica Piccotti e Leonora Armellini, autentiche rivelazioni provenienti dai corsi dell’Accademia Chigiana. Questa Micat in Vertice ha soprattutto visto il ritorno di una significativa affluenza di pubblico, dopo le difficoltà negli ultimi due anni, a causa della pandemia, per tutto il settore della musica e dello spettacolo dal vivo nel nostro Paese. Pur persistendo ancora, in Italia e in tante parti del mondo, elementi di criticità per la situazione sanitaria, il pubblico ha premiato la qualità della proposta della Chigiana, tornando numerosissimo a frequentare le serate dei concerti senesi. Un ringraziamento speciale al Comune di Siena, per avere consentito alla Chigiana di realizzare la maggior parte dei concerti di questa entusiasmante Stagione nei Teatri di Siena».

L’offerta musicale della Chigiana non si ferma e continua a regalare concerti e occasioni. «Prima di arrivare al grande Festival internazionale e alle attività estive dell’Accademia, la nostra musica  tornerà protagonista in città dalla fine di maggio, con la nuova edizione del Festival di musica da Camera ‘Primavera Chigiana’ che, dopo due anni di forzata interruzione a causa del Covid, riprenderà finalmente la sua programmazione», annuncia il direttore Nicola Sani.

È forte il legame fra la Chigiana e l’Ort-Orchestra della Toscana: testimonial di questo rapporto, il maestro Alessandro Cadario che, ex allievo dei corsi di alto perfezionamento di Direzione d’Orchestra dell’Accademia Chigiana, oggi uno dei più interessanti direttori italiani di nuova generazione, dirigerà l’Ort per l’evento finale della stagione Micat in Vertice.

Un concerto prestigioso, per i protagonisti e il repertorio. La musica e il testo di Herman Melville, intorno al quale Giorgio Federico Ghedini ha creato il suggestivo Concerto dell’Albatro, sono affidati ad un cast di solisti di fama internazionale: con l’attore Giovanni Scifoni voce, Lorenza Borrani violino, Enrico Dindo violoncello, Pietro De Maria pianoforte. Composto nel 1945, un anno segnato dalla morte e dalla distruzione della guerra, il Concerto dell’Albatro è tra le opere più originali del XX secolo e fra le più significative di Ghedini. Ispirata dall’episodio del Moby Dick di Melville, che descrive il primo incontro con un albatro sulla tolda del Pequod, il Concerto esprime una visione mistica del contrasto tra il bianco pennuto, considerato divino, e l’oscuro destino dell’uomo. Sin dall’inizio del primo movimento, Largo, proietta in un universo strano ma familiare. Senza interruzione, succede il secondo movimento Andante un poco mosso per poi ascoltare il terzo movimento, Andante sostenuto. Nel quarto movimento, Allegro vivace, incontriamo una variante dell’’onda’, più volte apparsa con la presenza della voce umana che segna uno stacco nella composizione. Così, il quinto e finale movimento, Andante, si apre su una scena rinnovata con la musica capace di descrivere, meglio di ogni parola, il destino di bellezza e libertà a cui ognuno, pur nei tortuosi sentieri della quotidianità, si sente destinato.
Ai Rinnovati, in apertura, la ‘Rossiniana suite per orchestra’ di Ottorino Respighi: brillante, ma anche oscura ed evocativa, segnò il ritorno di Respighi alla musica di Gioachino Rossini. Usò Péchés de vieillesse’ e, con una trascrizione libera, compose i quattro movimenti: ‘Capri e Taormina’, ‘Lamento’, ‘Intermezzo’, ‘Tarantella ‘puro sangue’

E, dopo il Concerto dell’Albatro, la 99° stagione di concerti Micat in Vertice cala il sipario con Pëtr Il’ič Čajkovskij e il suo primo capolavoro ‘Romeo e Giulietta’, testimonianza del legame fra la musica classica e William Shakespeare. L’Ouverture si apre con un Andante moderato che descrive la figura di Fra’ Lorenzo, l’innocente tessitore della tragedia; i suoni diventano oscuri per esplodere in un Allegro che ‘fotografa’ l’odio fra Montecchi e Capuleti. La musica rivela un tema d’amore dolcissimo, Giulietta, uno più appassionato, ‘Romeo’, per arrivare all’Allegro che condanna il conflitto e al finale che, con il sacrificio dei due amanti, chiude ‘Romeo e Giulietta’.

Serata di grande musica ed anche di riconoscimenti con la consegna del Premio in memoria di Giorgio Federico Ghedini 2022. Istituito nel 2009 da Laura Savio, nipote del Maestro Ghedini, è conferito, con una donazione in denaro, a giovani musicisti in collaborazione con Istituzioni musicali internazionali: incentivo a perfezionarsi e a entrare nel mondo della professione. Ai Rinnovati, sul palco della Chigiana, sarà premiata la compositrice Daria Scia, allieva con diploma di merito dei corsi estivi 2020 e 2021 tenuti all’Accademia da Salvatore Sciarrino,. Inizio concerto alle 21 (www.chigiana.org).

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