SIENA – Cambio di programma per la commissione che indaga sulla morte di David Rossi. Domani in audizione non sarà sentito il perito balistico Paride Minervini, ma l’ex direttore finanziario di Mps, Daniele Pirondini.

Il confronto con Minervini era stato inserito in calendario dopo che il pm Antonino Nastasi lo aveva identificato come colui dal quale aveva appreso la notizia del decesso del manager la sera del 6 marzo 2013. Il magistrato non aveva però aggiunto ulteriori informazioni quando i commissari gli avevano chiesto come il perito ne fosse venuto a conoscenza. L’audizione di Pirondini invece sarebbe stata richiesta dalla Lega per approfondire lo scenario bancario di allora.

Il dirigente è implicato nel processo di appello di Milano legato alle operazioni che Banca Mps avrebbe messo in piedi per coprire le perdite derivanti dall’acquisizione di Antonveneta. L’accusa ha chiesto per lui 4 anni e mezzo. In primo grado era stato condannato a 5 anni e 3 mesi.

Giovedì sarà invece il turno del pm Nicola Marini, già ascoltato poche settimane fa. L’audizione del magistrato si era svolta in due momenti separati, a causa della contemporaneità dei lavori alla Camera. Nella prima parte aveva portato avanti la narrazione di ciò che era accaduto il 6 marzo, partendo dall’arrivo nella sede di Montepaschi da parte dei tre magistrati. Marini, come affermato dai suoi colleghi, non sapeva chi fosse Rossi fino a quando non è stato avvertito da Nastasi, ma si è intestato il caso essendo di turno quella sera.

Le parole del magistrato avevano avuto molta risonanza, in quanto aveva affermato che, da quanto emerso nella relazione della polizia postale di Genova, il manager aveva cercato per 35 volte la parola suicidio in quel periodo. Ricostruzione smontata dagli stessi agenti davanti alla commissione, che hanno chiarito i contorni di quelle ‘ricerche’, che di fatto non lo erano, né tanto meno le aveva fatte Rossi personalmente.

Marini aveva parlato poi di una foto di un’impronta sul davanzale della finestra dell’ufficio di Rossi, senza però dare ulteriori chiarimenti di fronte alle richieste dei commissari. E anche sull’orologio del manager aveva dato versioni contrastanti. Non a caso, per dare modo a Marini spesso di spiegarsi e per completare il quadro, la commissione ha optato per riascoltarlo nuovamente. E lo stesso sarà fatto con Nastasi. L’audizione di Minervini sarà riprogrammata più avanti. Deve trovare collocazione anche quella di Ettore Gotti Tedeschi, rappresentante in Italia di Santander all’epoca dell’acquisizione di Antonveneta. Sullo sfondo restano poi gli esiti della maxi-perizia, attesi alla fine di aprile.

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