cassone_concordiaNuovo sbandamento questa mattina per il cassone S13 all’Isola del Giglio. Dopo il cedimento di ieri il cassone era stato stabilizzato con dei cavi di acciaio fissati alla gru della piattaforma Conquest. Un forte boato ha preceduto la nuova inclinazione del cassone. Quando i tecnici e gli operai del cantiere sono accorsi per capire cosa stesse accadendo, si sono resi conto del nuovo sbandamento. Adesso il cassone e’ visibilmente inclinato con un lato che è affiorato sopra il livello dell’acqua.

Situazione sotto controllo Uno sbilanciamento fisiologico, dovuto ai movimenti dell’acqua al suo interno: «La situazione è attualmente sotto controllo». E’ quanto precisa in una nota il consorzio Titan Micoperi, il consorzio di imprese impegnato nelle operazioni per la rimozione della Concordia, in merito al nuovo sbandamento del cassone S13, che ieri aveva ceduto. In merito a quanto accaduto ieri, il consorzio spiega inoltre che «i tecnici hanno riscontrato danni, apparentemente di entità minore, anche nel cassone adiacente (S12), causati dal contatto avuto ieri con il cassone S13 durante la sua rotazione e stanno effettuando le valutazioni del caso».

Movimenti fisiologici Nella nota il consorzio spiega che «i tecnici hanno lavorato tutta la notte per riportare il cassone S13, installato sul lato di dritta, in posizione orizzontale. Attualmente è mantenuto in posizione con l’ausilio della gru del Conquest ed i tecnici stanno effettuando le operazioni di svuotamento dell’acqua di zavorra interna al cassone. Tali operazioni – si spiega – possono causare sbilanciamenti del cassone stesso a causa dei movimenti dell’acqua al suo interno. Tali movimenti sono da considerarsi fisiologici fin tanto che il cassone non sarà completamente vuoto». E’ gia previsto, si spiega ancora «che il cassone sia portato in cantiere per le verifiche e le necessarie riparazioni».

Installazione posticipata Le attività di installazione dei cassoni, prosegue il consorzio, «riprenderanno non appena la gru del Conquest sarà nuovamente disponibile, ossia dopo che l’S13 sarà stato scaricato sulla chiatta che raggiungerà l’isola del Giglio da Genova. L’installazione del cassone S13 sarà quindi posticipata rispetto alla sequenza prevista e si proseguirà, appena possibile, con il cassone S10».

 

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