Sandro Sicilia, avvocato famiglia Sanna

SIENA – Si è concluso con il patteggiamento a 3 anni e 6 mesi il processo per l’uomo che travolse e uccise Stefano Sanna.

Il ragazzo di 28 anni, residente a Monteriggioni (Siena), fu centrato da un’auto contromano sull’Autopalio nella notte del 18 settembre scorso. Il 30enne, che aveva un tasso alcolemico sette volte superiore al limite, rimase ferito gravemente e venne arrestato all’ospedale di Siena.

Il gip Chiara Minerva ha concesso quanto richiesto dai suoi legali, ma ha stabilito che la pena venga scontata in Italia invece che in Germania dove risiede. La famiglia di Stefano, attraverso l’avvocato Sandra Sicilia, ha rimarcato l’amarezza per l’accaduto: “Inutile che i politici ci vengano a vendere l’omicidio stradale come un reato gravissimo, quando poi non è considerato tale. Il tribunale ha applicato la legge. Noi avevamo depositato una memoria, contenente una perizia, che dimostrava come se anche Stefano avesse avuto le cinture, sarebbe morto ugualmente. Detto questo, il tribunale ha applicato il massimo, tenendo l’imputato in Italia”.

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