Un piano da 15 milioni di euro per fa ripartire Pisa e il sistema economico cittadino  non appena le misure governative lo permetterannola città. A presentarlo il sindaco Michele Conti. Tra i provvedimenti adottati  no tassa soggiorno e suolo pubblico, contributi straordinari per affitti (esercizi e professionisti) e abbattimento Tari.

 

Riapri Pisa Il piano denominato “Riapri Pisa” prevede: Contributo straordinario di 700mila euro per sostegno all’affitto per immobili commerciali e di giovani professionisti (da assegnare tramite bando con criteri per assegnazione modulare). Riduzione del 30% degli affitti per gli immobili di proprietà comunale;  Azzeramento del suolo pubblico per pubblici esercizi, ambulanti, alberghi, edilizia per l’anno 2020; Azzeramento imposta di soggiorno fino al 31 dicembre 2020;Fondo di 500mila euro per abbattimento TARI da destinare alle attività rimaste chiuse in base al codice ATECO;  Apertura ZTL estiva notturna sui Lungarni (ZTL centro storico rimane chiusa); sosta gratuita per le prime due ore con disco orario nei parcheggi di piazza Sant’Antonio e piazza Santa Caterina; Investimenti per favorire la mobilità, finanziamenti per la realizzazione del ponte ciclopedonale Riglione-Oratoio, saottopasso di Putignano; Attivazione di una cabina di regia insieme a Camera di Commercio e associazioni di categoria per implementare le misure con risorse provenienti dagli enti sovraordinati.

Il sindaco:«Resteranno tracce profonde nel tessuto produttivo e sociale» «La fase che stiamo vivendo lascerà, purtroppo, tracce profonde nel vissuto di ognuno di noi e certamente anche nel tessuto produttivo e sociale della città – dichiara il sindaco Michele Conti -. Sebbene composta prevalentemente da un terziario avanzato, con le sue università e i centri di ricerca e di eccellenza, e molti cittadini lavorino nel pubblico impiego risentendo meno di altri della crisi, le aziende hanno comunque subìto un duro colpo da queste settimane di chiusura forzata. A loro abbiamo pensato in questi giorni di lavoro, dopo esserci occupati, nella prima fase, di trovare risposte ai bisogni primari delle fasce più deboli della popolazione, aiutate con i Buoni alimentari, i contributi all’affitto già stanziati (150 mila euro comunali da aggiungersi alle risorse regionali che andranno a bando nei prossimi giorni) e altre iniziative messe in campo dalla Società della Salute della zona pisana».

Un aiuto per i settori maggiormente colpiti «Adesso – prosegue il primo cittadino – è il momento di affrontare con decisione la Fase 2, confezionando un piano organico di misure, “Riapri Pisa”, che vuole mettere in campo tutto l’avanzo di amministrazione dell’esercizio 2019, 15milioni di euro di cui una parte in aiuti diretti e una in investimenti, per aiutare i settori che maggiormente hanno risentito della chiusura forzata e ora hanno bisogno di essere alleggeriti da spese e incombenze per rimettere in moto le attività. Penso, in particolare, al commercio al dettaglio e al settore del turismo che di fatto andrà ripensato da subito. Ma anche all’edilizia, che può fare da traino a tutto un indotto generando un meccanismo economico virtuoso per molte imprese familiari e artigianali, modificando il Regolamento edilizio per renderlo più snello. Anche il mondo dei giovani professionisti che lavorano in città va sostenuto».

Piano finanziato dal bilancio comunale «Le misure che presento saranno finanziate al 100% dal bilancio comunale, rimodulando la previsione dello scorso dicembre e utilizzando l’avanzo di amministrazione dell’esercizio 2019 che sarà disponibile appena approvato il consuntivo, entro il 31 maggio prossimo. Dunque, azioni concrete e immediatamente eseguibili, calibrate sulle possibilità reali del Comune di Pisa. Non ci avventuriamo in voli pindarici annunciando manovre faraoniche che forse tengono di conto di ipotetiche risorse del Governo che ancora non si vedono. Un Governo che fino a questo momento ha scaricato le responsabilità sui sindaci della gestione dell’emergenza e non ha pensato a un piano di aiuti per gli enti locali. Noi faremo la nostra parte, ma per sostenere adeguatamente il tessuto economico dei territori dal livello nazionale devono arrivare decisioni celeri e coraggiose, perché i nostri sforzi altrimenti rischieranno di risultare insufficienti».

L’estate che verrà Uno sguardo anche all’estate che sarà. «Sarà un’estate insolita e difficile .spiega il sindaco Conti – anche per i settori della cultura e dell’intrattenimento estivo e della domanda turistica, per i quali dovremo ripensare certi modelli, in attesa dei decreti ministeriali che regolino il settore . Senz’altro il nostro litorale e la città saranno visitati maggiormente da turisti italiani che non di tutto il mondo come siamo abituati, pertanto anche l’offerta dovrà adeguarsi a questa domanda e gli interventi di riqualificazione già annunciati a Marina, Tirrenia e Calambrone serviranno proprio ad attrarre un flusso maggiore di turismo locale e interno. Di certo, come Comune, faremo il possibile per far ripartire al più presto le nostre imprese e la nostra piazza dei Miracoli. Abbiamo un programma di azioni concrete che metteremo subito in campo, primo tra tutti l’azzeramento della tassa di soggiorno per i turisti».

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