È ancora giovanissimo ma in due anni ha fatto molto per i propri concittadini. Si tratta del Fontanello di Lamporecchio, che ha compiuto da poco il suo secondo compleanno (fu inaugurato il 28 Maggio del 2009). In due anni ha fornito 1.758 metri cubi di acqua “ad alta qualità”, 1 milione e 758mila litri, con un risparmio di 350mila euro per i cittadini, se avessero acquistato acqua minerale in bottiglia dal costo medio di 0,2€ al litro.


Sane abitudini – Si diffonde sempre più, dunque, l’abitudine ad utilizzare questo servizio pubblico al quale i cittadini si riforniscono autonomamente e gratuitamente di acqua “già buona da bere” con bottiglie e recipienti in vetro, con un risparmio economico che può essere davvero notevole. Ma anche il risparmio ambientale è sicuramente importante. Se si considera che per fare 1750 bottiglie di plastica dalla capacità di un litro e mezzo ci vogliono 159 litri di petrolio, ovvero un barile (fonte: La Repubblica-Economia 3 gennaio 2008), grazie al fontanello di Lamporecchio sono stati risparmiati 670 barili di petrolio, oltre 106mila litri di greggio. A questi risultati vanno aggiunti anche la riduzione di esternalità negative dovute al trasporto, alla logistica delle acque in bottiglia: ulteriore consumo di petrolio, emissioni di anidride carbonica, idrocarburi, ossidi di zolfo, monossido di carbonio etc.


Il Fontanello – La realizzazione del Fontanello di Lamporecchio – collocato in piazza Salvo d’Acquisto – è il frutto della collaborazione tra Acque SpA, l’Amministrazione Comunale e l’Autorità d’Ambito n°2 nell’ambito di Acqua ad Alta Qualità, un progetto che ha come principali obiettivi quelli di avvicinare la popolazione al consumo domestico dell’acqua di rete, concorrere alla riduzione di rifiuti, offrire opportunità di risparmio economico per le famiglie, più in generale sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della risorsa idrica.


Alcuni dati – Una recente indagine di mercato condotta dall’Ato 2 sembra dare ragione al progetto. Cresce, infatti, il numero di cittadini nel Basso Valdarno che beve abitualmente o spesso acqua del rubinetto: l’odierno 35% contro il 10% del 2005. La popolazione sta sempre più “imparando a fidarsi” anche dell’acqua di casa che è buona, controllata, garantita dalle migliaia di campionamenti effettuati direttamente dal Gestore e dagli organismi di controllo come Asl e Arpat. Al fontanello di Lamporecchio, a breve, andranno ad aggiungersi anche quelli di Monsummano Terme e Pieve a Nievole.


Lamporecchio (Pt)

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