La Val d’Orcia capofila in Italia per l’iter di iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco della Francigena. Massimo Magrini, presidente della Conferenza dei sindaci del Parco Artistico Naturale e Culturale della Val d’Orcia ha rilanciato da San Quirico d’Orcia, durante un convegno, l’iter ormai in corso. E lo ha fatto rimarcando il ruolo centrale della Val d’Orcia sia nel cammino dei pellegrini, come crocevia delle antiche vie di pellegrinaggio che sul ruolo che la società di gestione, la Valdorcia srl, ha maturato nel corso degli anni nelle relazioni con il Ministero per i Beni culturali e gli enti preposti al riconoscimento Unesco.

Un patrimonio di professionalità e relazioni che potrebbe tornare utile proprio per conseguire un altro prestigioso riconoscimento per un territorio, quello senese, ancora ai primi posti in Italia e nel mondo per vivibilità, qualità del paesaggio e cultura. Nello scorso anno, infatti, si è costituito presso il ministero per i Beni e le Attività culturali, il gruppo di coordinamento formato da rappresentanti dello stesso ministero, delle Regioni Toscana e Lazio, delle Province di Siena e Pavia, dell’Associazione europea delle vie Francigene e del Parco della Val d’Orcia. Un'importanza di cui si è consapevoli come testimonia il progetto già avviato a suo tempo dal Parco artistico naturale e culturale della Val d’Orcia che punta al riconoscimento di patrimonio dell’umanità dell’intero tratto italiano della Francigena.

Proprio per queste ragioni la valorizzazione e l’obiettivo di far entrare l’antico itinerario nella lista del patrimonio mondiale dell’Unesco è un impegno dichiarato anche della Provincia di Siena. Da ciò il ruolo di coordinamento scientifico ed operativo che la Provincia intende perseguire raccordando i comuni e tutti gli altri soggetti istituzionali interessati dal progetto Francigena. Se la candidatura venisse accolta, la Val d'Orcia diventerebbe l'unico territorio al mondo con tre siti Unesco al suo interno: il centro storico di Pienza, il Parco artistico naturale e culturale della Val d'Orcia e, appunto, la Via Francigena.

Articolo precedenteVendita diretta in campagna: parte dalla Toscana la rivoluzione nel modo di fare la spesa
Articolo successivo“No alla macelleria sociale”, i disabili protestano in piazza