E’ Giuseppe Salvemini, soldato della Grande Guerra, il vincitore dell’edizione 2015 del Premio Pieve Saverio Tutino dedicato quest’anno proprio al primo conflitto mondiale e al 70esimo anniversario della Liberazione. Salvemini nacque nel 1897 a Castiglion Fiorentino e durante gli anni della guerra scrisse un diario, alcune pagine del quale sono state lette nel corso della cerimonia di premiazione svoltasi domenica in piazza Plinio Pellegrini a Pieve Santo Stefano (Arezzo). Una segnalazione speciale è andata anche a Emilio Cianca «operaio elettricista alle Acciaierie di Terni, rimarchevole non solo per la chiarezza e la fermezza delle sue posizioni improntate alla tradizione classista e antimilitarista del socialismo, ma per la ricchezza di riferimenti narrativi alla soverchiante presenza visiva e sonora dei bombardamenti e per le descrizioni accurate, efficacissime della guerra aerea osservata dalle trincee». Il Premio Città del Diario è andato, invece, a Carlo Lucarelli, scrittore e giornalista che nell’ultimo anno ha portato nelle case degli italiani il racconto della Prima e della Seconda guerra mondiale attraverso tutti i mezzi di comunicazione disponibili, dedicando così il suo lavoro alla memoria. Ed è in virtù di questo suo lavoro che gli è stato assegnato il riconoscimento.

 

 

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