FIRENZE – Sopralluogo della Regione alla diga di Sammontana, a Montelupo Fiorentino (Firenze), recentemente acquisito dall’amministrazione comunale.

“La Regione ha sostenuto questa scelta con 495mila euro di interventi sul reticolo minore, migliorandone la qualità e riducendo il rischio idraulico nelle vicine aree industriali”, ha detto l’assessore Monia Monni, oggi in visita. “Il tema degli invasi è di grande attualità – ha proseguito – Proprio ieri abbiamo presentato l’avvio del lavoro sul Piano di tutela delle acque, che ha come elemento essenziale la multifunzionalità degli invasi esistenti o futuri, cioè il loro avere più ruolo: non devono solo avere la funzione di trattenere le acque per contrastare la siccità, ma devono avere anche un ruolo ambientalistica o di fruizione. Il Comune di Montelupo in questo senso ha progetti molto belli per restituire questo spazio ai cittadini”.

Il progetto di adeguamento e recupero dell’area, dal valore di due milioni di euro, è stato finanziato con fondi europei di “Sviluppo e coesione” dal Ministero delle infrastrutture, oltre che dall’Amministrazione comunale e dalla Regione Toscana, che ha destinato un contributo di 500.000 euro e si è resa disponibile, insieme al Consorzio di Bonifica, ad approfondire il tema della gestione e manutenzione dell’invaso. “Grazie agli investimenti riusciamo a tutelare l’ambiente del lago e restituirlo ad un uso pubblico e soprattutto garantiamo una maggiore sicurezza per le aree industriali a valle – ha aggiunto il sindaco Paolo Masetti. Abbiamo trovato una grande disponibilità da parte del soggetto privato che ha concorso alla progettazione e ha ceduto l’area a titolo gratuito al Comune. A breve avverrà il declassamento da diga di interesse nazionale a diga di interesse regionale, dopodiché affronteremo assieme alla Regione tutti gli aspetti relativi alla manutenzione”.

L’appalto ha riguardato due diversi lotti: il primo ha previsto lo sbassamento della diga per declassarla a ‘diga di interesse regionale’ e non nazionale; l’adeguamento dello scarico di fondo dell’invaso e la realizzazione di un sistema che faccia defluire in modo misurato le acque del lago nel rio di Sammontana in caso di piogge molto abbondanti. L’altro lotto ha riguardato più direttamente il rio di Sammontana, adeguandone la capacità di portare le piene a valle della diga.

Articolo precedenteAllarme di Confartigianato: “In Toscana manca più 60% dei pasticceri artigianali”
Articolo successivoA Pontedera l’edizione 2024 dei Vespa world days: attesi 8mila vespisti