Saponara con la maglia dell'Empoli nella stagione 2013-'14
Saponara con la maglia dell'Empoli nella stagione 2013-'14
Saponara con la maglia dell’Empoli nella stagione 2013-’14

È un po’ come se il Milan avesse deciso di tornare ad investire sul mercato 300 milioni di euro, l’Inter raddoppiasse gli stipendi di ogni suo singolo tesserato, la Juventus desse il via a una manovra finanziaria apposita per abbattere il proprio ‘Stadium’ e varasse la costruzione di un altro impianto grande quattro volte tanto il precedente. Per capire l’acquisto da parte dell’Empoli del figlio al prodigo, alias Riccardo Saponara, bisogna usare i paragoni sopracitati perché quello fatto dal club azzurro guidato da Fabrizio Corsi è un’extra budget talmente considerevole che ci si è stupiti un po’ tutti nel mondo del pallone italico che il ds della società principe della Valdelsa calcistica, Marcello Carli, abbia avuto il via libera per il ritorno del classe ’91 di Forlì.

Saponara torna a casa Empoli Non è a spaventare tanto la formula con cui il ragazzo cresciuto nella Sarmantinese si è messo in viaggio sull’A1 lo scorso week-end, con tanto di aggiunta di una trentina di chilometri sulla Fi-Pi-Li, ma sulla cifra del suo riscatto dal Milan: 4  milioni di euro. Ovvero quasi quanto l’intero monte ingaggi dell’Empoli. Questo vuol dire due cose: il club nato nel 1920 crede fortemente alla salvezza ed ha voluto a tutti i costi accontentare il proprio Maurizio Sarri che sognava, in silenzio, senza sbandierarlo, il “come back home” di Saponara, ma soprattutto che d’ora in poi nasceranno nuove gerarchie in campo ed andranno ristabiliti alcuni equilibri nello spogliatoio. Infatti di fatto Verdi e Zielinski, fino ad oggi alternatesi nel ruolo di trequartista, non dormiranno più sonni sereni ma anzi avranno il fiato sul collo di uno dei giovani talenti emergenti della Serie A, rimasto però inespresso nell’ultimo anno e mezzo. Inoltre l’ex giocatore rossonero ha fatto lievitare sensibilmente il monte ingaggi.

Il paragone con la Fiorentina Questo fattore dall’altra parte dell’Arno, Firenze tanto per intenderci, ha creato non pochi malumori quando sono arrivati giocatori che hanno fatto sforare il tetto stipendi: non è un caso che tutti siano andati a battere cassa quando Mario Gomez ha messo a referto 4,5 milioni di euro come cifra annuale percepita dai vertici della società di via Manfredo Fanti, e che quando Gonzalo Rodriguez e Borja Valero la scorsa estate hanno esteso i loro legami con la Fiorentina, il gruppo capitanato da Montella abbia avuto più di qualche mal di pancia per il trattamento di favore riservato agli ex Villareal.

L’innesto di Saponara Dovranno essere bravissimi i dirigenti empolesi a calmare le eventuali acque che si agiteranno nello spogliatoio dell’Empoli, con Sarri che è chiamato da alcune ore a trasformare il suo fin troppo asfittico attacco. Sotto la lente di ingrandimento da Tavano a Maccarone, passando per Pucciarelli. Nel frattempo da alcune ore si è iniziato a tifare azzurro anche in Oceania: con l’arrivo in prestito di Joshua Brillante aumenta la colonia non troppo estesa di stranieri che si allena al Castellani, e chissà se aumenterà il merchandising come è avvenuto all’ombra del Duomo del Brunelleschi nei primi 5 mesi di questa stagione: Rebecca Corsi, responsabile marketing dell’Empoli ci spera e si struscia le mani perché è anche da certi fattori che ci si potrà eventualmente permettere l’acquisto a titolo definitivo di Saponara a fine annata.

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