Foto Ansa
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Nelle stesse ore in cui la maggioranza degli italiani questa mattina si recava al proprio posto di lavoro, a scuola, o iniziava a svolgere le proprie faccende domestiche, il presidente del Consiglio Matteo Renzi incassava uno dei più grandi successi internazionali della sua pur breve carriera da Premier. Infatti dalle 8 la cancelliera Angela Merkel ha ricevuto nella sua residenza di questi ultimi due giorni a Firenze, l’hotel ‘Savoy’, una delegazione di imprenditori tedeschi che lavorano in Toscana, avendo da quest’ultimi indicazioni importanti sulla politica di riforme avviate da Renzi in Italia.

Il plauso alle riforme «Ho avuto il segnale questa mattina che gli imprenditori del mio Paese che lavorano qui si fidano ad investire in Italia e non hanno più paura ad assumere – ha raccontato nel corso della conferenza stampa che ha concluso la due giorni di bilaterale fra Italia e Germania proprio Angela Merkel – Il percorso di riforme italiano è molto ambizioso ma credo che sia molto positivo che sia stato avviato. Ho percepito che non lo si sta facendo perché lo dice Bruxelles ma perché è positivo per gli italiani, perché crea lavoro e dà sicurezza alla gente. Auguro a Matteo Renzi ogni successo. Sono convinto che alcune riforme presto genereranno lavoro e credo che anche la riforma della pubblica amministrazione sia molto importante».

Necessario mettere il turbo Insomma Matteo Renzi è riuscito a togliere la parola ‘rigore’ dal vocabolario della cancelliera tedesca, conosciuta per la sua rigidità in campo economico, ed a piazzare in rete l’assist che proprio dalla Merkel era arrivato. «Dopo tanti anni di palude la rapidità delle riforme nel nostro Paese è impressionante, tutti i grandi temi sono stati aggrediti, alcuni li abbiamo conclusi, ma dobbiamo fare ancora più veloce.- ha spiegato Matteo Renzi parlando nella conferenza stampa che ha terminato il bilaterale, tenutasi sotto la statua del David di Michelangelo, nella Galleria dell’Accademia di Firenze – Non è che siccome c’è il Qe o la comunicazione sulla flessibilità, dobbiamo scalare marcia, anzi dobbiamo investire con ancora più decisione, mettere il turbo».

Firenze indifferente in attesa di Papa Francesco Insomma mentre le Bce varava le sue nuove misure economiche e la Grecia si appresta ad eleggere finalmente il proprio presidente, Renzi aveva il via libera dalla Germania al piano di riforme da tempo avviato nel nostro Paese, e che ha sottoposto nuovamente all’attenzione di Angela Merkel nelle ultime ore. Evidentemente la politica del ‘La bellezza salverà il mondo’, slogan usato da Renzi per portare la cancelliera a Firenze in queste ore, fra i monumenti della sua città, ha funzionato. Una due giorni iniziata ieri intorno alle 20 con l’arrivo della Merkel in città, con tanto di parata davanti alle telecamere prima in Piazza della Signoria poi in Palazzo Vecchio, poi con una visita guidata agli Uffizi, con tanto di capatina a Palazzo Pitti, ed infine questa mattina con un breve tour alla Galleria dell’Accademia. La classe ’54 di Amburgo è rimasta affascinata dalle bellezze di Firenze, firmando anche il libro degli ospiti di Palazzo Vecchio dove ha lasciato una dedica augurando ogni bene ai fiorentini, mentre la città del giglio ha risposto in maniera molto fredda al supermeeting internazionale. Scarna la presenza di persone ieri sera e questa mattina sotto l’albergo dove ha dormito Angela Merkel, pochissimi i turisti che hanno voluto assistere alla passeggiata sul tappeto rosso dei due leader di Italia e Germania prima della cena ufficiale. Nessun problema dal punto di vista dell’ordine pubblico, anche per le imponenti misure di sicurezza adottate, né per la viabilità nelle vie del centro contagiate dall’avvenimento. Firenze ha visto la politica internazionale passarle accanto, e dovrà aspettare adesso il prossimo mese di novembre per tornare al centro della scena, quando in città arriverà Papa Francesco I.

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