«A Scarlino serve il coraggio di una rivoluzione». A teorizzare la necessità di un cambiamento radicale non è stato quell’Antonio Gramsci tanto caro al Sindaco uscente Maurizio Bizzarri (leggi) da cui, probabilmente, avrebbe accettato consiglio ma il candidato sindaco del centrodestra e deputato forzista Monica Faenzi. E tanto è bastato per scatenare un feroce botta e risposta. Un attacco frontale senza troppi convenevoli tanto per chiarire, se ce ne fosse stato bisogno, che la campagna elettorale in vista della scadenza del prossimo 25 maggio è iniziata. A sfidarsi saranno la deputata Monica Faenzi in rappresentanza del centrodestra e di alcune liste civiche e il vice sindaco uscente Marcello Stella per il centrosinistra. «C’è bisogno di decisionismo, invece Stella si nasconde, Bizzarri fa il burlone» – ha attaccato Faenzi. Secca la risposta del primo cittadino Bizzarri: «Carissima Signora bionda – ha scritto sul suo profilo Facebook – io sono mattiniero non ho uno staff come lei per rispondere colpo su colpo agli articoli degli avversari ed uso fb strumento semplice e diretto. Posso comprendere le sue preoccupazioni, forse credeva di trovare a Scarlino facile terra di conquista ma non sarà così».

La corsa per Scarlino Scarlino in provincia di Grosseto poco più di tremila abitanti, un porto turistico, agriturismi, aziende agricole e un polo industriale in cui si è insediata la Scarlino Energie dopo una lunga battaglia e che oggi produce energia da fonti alternative. Un territorio da sempre al centro di molte attenzioni. Inevitabile che l’avvio di campagna elettorale fosse senza esclusione di colpi. «Finalmente Marcello Stella fa la sua prima comparsa, – ha proseguito nel suo “j’accuse” Faenzi – seppure continuando a trincerarsi dietro la sua coalizione, così da evitare ancora di dire il suo personale pensiero. Tipico di chi non è un maremmano doc, perché i maremmani notoriamente sono persone che hanno il coraggio di non mandarle a dire, e tipico anche di chi proprio una posizione non la sa prendere. Ma senza decisionismo, resta quell’immobilismo in cui hanno finora relegato Scarlino». «Non basterà un’armata Brancaleone costruita sulla sete di potere, con vistosi voltafaccia, con inversioni a “U” (da sinistra a destra) per arrivare facilmente alle tanto agognate poltrone – ha immediatamente ribattuto Bizzarri –  Ci vorrà altro e in questi due mesi se ne accorgerà. Scarlino non ha bisogno di un sindaco part-time». La campagna elettorale è solo all’inizio.

 

 

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