ROSIGNANO MARITTIMO (LI) – Saranno due prime nazionali – “Femina”, nuovo lavoro della compagnia Premio Ubu Abbondanza/Bertoni, e “L’Eccezione e la Regola”, di Renata Palminiello da Bertolt Brecht – ad inaugurare il 26/mo Inequilibrio Festival.

La manifestazione, dedicata al panorama contemporaneo di teatro, danza e performance, è a cura di Fondazione Armunia, per il primo anno con la direzione artistica esclusiva di Angela Fumarola, in programma dal 28 giugno al 9 luglio tra il Castello Pasquini di Castiglioncello, il borgo medievale di Rosignano Marittimo e la Costa degli Etruschi (Li) con il sostegno di Ministero della Cultura, Regione Toscana e Comune di Rosignano Marittimo.

Mercoledì 28 giugno ore 21.15 al Teatro Nardini di Rosignano Marittimo il duo artistico composto da Michele Abbondanza e Antonella Bertoni porterà in scena un’indagine sull’identità femminile nella società contemporanea. Uno spazio bianco e quattro danzatrici ingabbiate in una partitura coreografica serratissima, firmata dalla stessa Antonella Bertoni: le figure omologate, i movimenti standardizzati, il corpo come specchio sociale, la messa in scena quale atto politico.

Lo stesso giorno, alle 18.00 presso la Corte del Vescovo di Rosignano Marittimo, in programma l’allestimento a cura di ATP Teatri di Pistoia Centro di Produzione Teatrale della celebre parabola beckettiana: attraverso il deserto della Mongolia tre uomini – un Mercante, un Portatore e una Guida – devono raggiungere il più velocemente possibile la città per concludere un affare. Quello che accadrà durante il viaggio non è che lo specchio della natura umana (info: www.armunia.eu).

Dall’esperienza newyorkese nella scuola del leggendario coreografo Alwin Nikolais agli studi francesi con il danzatore Dominique Dupuy, attraverso le improvvisazioni ‘poetiche’ di Carolyn Carlson e la pratica dello zen, Michele Abbondanza e Antonella Bertoni fondano la Compagnia Abbondanza/Bertoni riconosciuta come una delle realtà artistiche più prolifiche del panorama italiano, vincitrice agli Ubu come Miglior spettacolo di danza nel 2021 con “Doppelgänger”, anch’esso nel 2021 ha debuttato a Inequilibrio. Per questo nuovo lavoro, apripista del focus sull’identità e sul corpo femminile che vedrà 9 spettacoli in cartellone al festival, si parte da due suggestioni: quella del titolo, “Femina”, che arriva prima dello spettacolo stesso insieme al desiderio di trattare il tema della donna e della femminilità, e quella della musica, che detta la durata e il decorrere dello spettacolo. In scena per 43 minuti prigioniere di un ritmo senza sosta Sara Cavalieri, Eleonora Chiocchini, Valentina Dal Mas, Ludovica Messina Poerio, danzatrici che animano un quadro scenico di possibili forme e nomi del donnesco e femmineo nel mondo contemporaneo.

Comincia con una premessa al pubblico “L’Eccezione e la Regola”: la richiesta di una attenzione di fronte a ciò che sembra normale, e dunque giusto e inevitabile. Scritta da Brecht nel 1930 questa breve parabola è semplice come gli esempi giusti, aspra e forte, formalmente perfetta. In questa versione teatrale è stato scelto di rispettare l’essenzialità della scrittura e sono state create le condizioni perché questo “poco” fosse prezioso. È stato scelto un luogo concreto per imparare a fare a meno delle convenzioni teatrali. Con la luce naturale del tramonto e senza supporti tecnici, lo spazio d’azione prende la forma del cerchio così che la misura del tempo della storia diventi epica e si riesca ad immaginare quello che è lontano da noi, l’oriente. Gli attori creano, usando pochi oggetti, i luoghi della storia trasformando in immagini la concretezza dello spazio: ora vediamo il deserto nel caldo dei piedi di chi lo attraversa, il fiume nella confusione di chi ne viene travolto, vediamo l’oasi nel sollievo del cibo e del riposo, vediamo la attesa in un canto. Tra interpretazione e narrazione i protagonisti – Maria Bacci Pasello, Stefano Donzelli, Marcella Faraci, Mariano Nieddu, Jacopo Trebbi – cercano il rapporto diretto col pubblico poi entrano nella storia come se non ne conoscessero il finale, cambiano linguaggi teatrali, così che la necessità del racconto resti sempre accesa.

15 in tutto i debutti in programma quest’anno al festival. Oltre ai già citati: “Maternità”, nuovo progetto della pluridecorata formazione Fanny & Alexander con protagonista Chiara Lagani (8 e 9 luglio); “Stai Zitta”, ispirato all’omonimo libro di Michela Murgia diretto da Marta Dalla Via con Antonella Questa, Valentina Melis e Teresa Cinque (8 luglio); “La Sparanoia” grido soffocato di una generazione addomesticata prodotto da AGIDI e Teatro Stabile di Sardegna firmato dal giovane talento Niccolò Fettarappa Sandri (30 giugno); “Brave” di Paola Bianchi con la danzatrice con sindrome neurologica paraneoplastica Valentina Bravetti, selezionato per la NID Platform 2023 (29 giugno); “14.610” di  Claudia Catarzi, già collaboratrice dell’Ensemble di Micha Van Hoecke (6 luglio); “Drone Tragico” del Teatrino Giullare, un viaggio virtuale attraverso l’Orestea fruibile sia in presenza che da remoto (30 giugno); “Them” di Gruppo Nanou, duetto che si moltiplica in diverse visioni prospettiche grazie all’uso live dell’action cam (7 luglio); “Star” di Rita Fongia, tra corpo, parola e silenzio per indagare la possibilità di “essere umani molto da vicino” con la danzatrice Teri Weikel (1 e 4 luglio); “Circe”, nuovo lavoro di Ilaria Drago prodotto da Fondazione  Armunia (30 giugno e 2 luglio); “All About Adam”, percorso drammaturgico di Giuliano Scarpinato con lo sguardo sulla danza di Alessandro Sciarroni con protagonista Cristian Cucco (6 luglio) presentato in anteprima; “I greci gente seria! Come i danzatori” dei Quotidianacom, vincitore del Premio Dante Cappelletti di TuttoTeatro.com nel 2022 (5 luglio); “William Shakespeare’s Half Time Job”, performance per spettatore singolo firmata Teatro dell’Elce che porterà in scena una lettura di tarocchi alla maniera del bardo inglese (7,8,9 luglio); “Re_Play”, partitura coreografica sviluppata a partire da un archivio foto/video di e con la danzatrice Giselda Ranieri (9 luglio).

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