AREZZO – Guardia di Finanza in azione in vista dell’ultimo dell’anno. Controlli serrati, quindi, nelle attività commerciali che vendono articoli pirotecnici. Sequestrati circa 37mila prodotti.

Le Fiamme Gialle aretine, nel corso di una verifica in un’azienda con sede in provincia, hanno rilevato alcune irregolarità, sia in merito all’esposizione che alla vendita dei “fuochi d’artificio”, ma anche alla loro custodia.

In particolare, nel negozio sono stati rinvenuti articoli per un quantitativo che andava oltre il limite fissato dalla legge (pari a 50 chilogrammi), per le rivendite non munite di apposita licenza di pubblica sicurezza.

Inoltre, sono state rilevate violazioni anche nello stoccaggio dei “fuochi d’artificio”, poiché il materiale era custodito in modo irregolare in un locale-deposito. Nello specifico: non erano state rispettate le misure di distanziamento da altre merci, particolarmente soggette al rischio di combustione. I prodotti, infatti, erano stipati vicino a sacchi contenenti pellet ed a rotoli di carta, facilmente infiammabili. In più, il locale non era “isolato”, in quanto privo di porte “tagliafuoco”.

Al termine dell’operazione i Finanzieri hanno denunciato il titolare dell’azienda per il reato commercio abusivo di materie esplodenti, facendo scattare i sigilli per gli articoli rinvenuti.

L’attività svolta dalla Gdf di Arezzo si inquadra nel più generale dispositivo di tutela del commercio legale, in particolare, durante questo periodo di festività, al fine di proteggere i cittadini contro il rischio di acquistare prodotti non sicuri, di dubbia provenienza e con gravi conseguenze per la loro

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