Una filiera dell’olio vegetale ad uso energetico in Toscana è possibile, ma la burocrazia la blocca. E’ questo in sintesi quanto è emerso nella due giorni di eventi pubblici che ha concluso le attività del progetto C.O.V.A. , una sperimentazione durata quasi due anni, nell’ambito della Misura 124 del programma di sviluppo rurale 2007 – 2013 della Regione Toscana e comunicato dalla Cia Toscana.

Al convegno conclusivo del progetto – che si è svolto a Pieve Santa Luce (Pi) -, Davide Pagliai, presidente del Consorzio Strizzaisemi e promotore del progetto ha illustrato il progetto, gli obiettivi ed il bilancio delle attività. “Il motivo per cui ci siamo aggregati è riportare valore aggiunto alla materia prima conferita dai soci – ha detto Pagliai -. Nel settore energetico ci piacerebbe arrivare a chiudere tutta la filiera, ad esempio divenendo operatori energetici o rifornendo i soci con il combustibile prodotto, come in Austria. Il progetto dimostra che, tecnicamente ed economicamente, questo è possibile; purtroppo gli ostacoli principali vengono dalla burocrazia, pensata per le grandi industrie ed ingestibile ai nostri livelli. Speriamo che in futuro si possa andare verso una radicale semplificazione del settore

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