CHIUSI – «Siamo già al lavoro per la 21esima edizione in questa estate del Festival Orizzonti, decidendo date, programma, direzione artistica; contestualmente stiamo definendo le altre nostre attività, come i Teatri di Stagione e la Scuola di Musica Aulos. È fondamentale in questa fase iniziale non considerare niente per scontato: ogni singolo nostro passo, sarà un piccolo traguardo raggiunto».

Parole di Giannetto Marchettini, eletto all’unanimità nuovo presidente della Fondazione Orizzonti d’Arte. Personaggio affermato a Chiusi e nel vasto scenario, 58 anni, imprenditore con incarichi e ruoli significativi nel settore edile ed industriale, da anni attivo nella Fondazione come consigliere prima e vice presidente nel precedente mandato, è sostenuto da un importante curriculum. Già presidente dell’Accademia Nazionale Siena Jazz, anche consigliere e vice presidente, è fondatore e oggi vice presidente dell’Associazione Culturale Musicale ‘Trasimeno Prog’ di Castiglione del Lago; è stato, fra l’altro, fondatore e primo presidente dell’Associazione Culturale GEC che organizza a Chiusi il Lars Rock Fest, evento di valore internazionale.

Vice presidente della Fondazione Orizzonti d’Arte, è stata eletta Maria Pace Ottieri; poi, gli altri consiglieri di nomina comunale Paola Petraccelli e Simone Agostinelli; Simone Tiezzi è stato nominato dai Soci Sostenitori della Fondazione Orizzonti d’Arte.

L’imprinting, il nuovo marchio ‘Marchettini’ per la Fondazione Orizzonti d’Arte?

«Durante il triennio del mio mandato, cercherò insieme al nuovo consiglio di ampliare le attività culturali e formative della Fondazione per portare valore aggiunto al nostro tessuto sociale e culturale. Contemporaneamente, svilupperemo nuove sinergie con gli ambienti del territorio: l’obiettivo è anche quello di creare una piccola comunità, un gruppo di lavoro che per tre anni opererà in armonia».

Il suo feeling con la Fondazione si è consolidato nel tempo.

«Nella mia esperienza da vice presidente, ho vissuto la crescita continua sperimentata dalla Fondazione in ambito formativo con i corsi di teatro e la nascita della scuola di Musica Aulos. La stagione teatrale negli anni ha accolto nomi importanti che si sono esibiti al Teatro Mascagni; il Festival Orizzonti ha portato in scena spettacoli di alto valore artistico richiamando spettatori dal vasto territorio. Tutto questo è fondamentale per progettare il futuro partendo dal positivo percorso avviato. Ringrazio i precedenti amministratori,e il sindaco Gianluca Sonnini per aver lavorato nell’ultimo anno assicurando slancio e interessanti prospettive alla Fondazione».

Una svolta per la Fondazione Orizzonti d’Arte?

«Stiamo decidendo il nuovo direttore artistico del Festival all’insegna, comunque, di quanto di buono e innovativo è stato realizzato lo scorso anno da Marco Brinzi. Insisto: le precedenti esperienze della Fondazione Orizzonti sono fondamentali per la sua crescita. Siamo una piccola azienda che non chiude mai e tutti i consiglieri sono chiamati, con il loro apporto professionale, a garantire il  contributo. Il ruolo che la Fondazione ricopre nella comunità è molto importante a livello sociale e culturale; dovrà essere aperta alle associazioni e alle attività del territorio. Dovrà puntare ad obiettivi ambiziosi che vadano al di là del nostro scenario contribuendo, così, al suo sviluppo».

Ha un curriculum e ruoli importanti a Chiusi, nel capoluogo senese e extramoenia.

«Sono un imprenditore di terza generazione a capo di un’impresa di costruzioni attiva nel centro Italia nelle ristrutturazioni e restauri. Concilio questa attività con ruoli ed incarichi di rappresentanza nel settore edile e industriale; da sempre, seguo le mie grandi passioni, soprattutto musica e teatro. Le esperienze sviluppate nel tempo e nei vari ambienti, mi hanno consentito di intessere relazioni e rapporti con il mondo sociale, artistico e culturale di Siena e del territorio, che finalizzerò al mio nuovo ruolo nella Fondazione Orizzonti d’Arte».

Cosa vuol dire per un Comune, come quello di Chiusi, la Fondazione Orizzonti?

«La Fondazione oggi ricopre un importante ruolo sociale e culturale per la comunità del Comune e del territorio, dove sviluppa esperienze formative in ambito teatrale. Tutto questo è motivo di orgoglio e deve essere un incentivo a fare meglio e di più. La scuola di musica Aulos è un valiso esempio. In un anno, ha raddoppiato gli iscritti: oggi superano quota 90 e coprono, da 5 anni, tutte le fasce d’età».

Il rapporto tra la Fondazione e il Comune di Chiusi?

«Il Comune interviene come unico socio, quindi al 100%, nella Fondazione che ha costituito e sostiene con un contributo annuale in bilancio. Ci accompagnano le aziende locali e non, convinte dal nostro importante valore socio-culturale. Grazie al sostegno del Comune, abbiamo partecipato e vinto un bando del PNRR che ci permetterà di ristrutturare il Teatro Mascagni».

Il sud della provincia è culturalmente attivo: esistono collaborazioni tra la Fondazione Orizzonti e le altre dei comuni limitrofi?

«Abbiamo sviluppato partnership con realtà culturali del territorio, come la Fondazione Internazionale Cantiere di Montepulciano e recentemente la scuola di musica del Trasimeno. Siamo convinti che solo facendo ‘rete’, potremo puntare ad obiettivi sempre più importanti ed efficaci a vantaggio della grande comunità».

 

Articolo precedentePasqua da tutto esaurito. Boom di turisti nelle città d’arte, 1,7 milioni le presenze previste
Articolo successivoDecreto siccità. Tutte le misure per il contrasto all’emergenza idrica