SIENA – ‘Co/R/Temporanea’ atto quarto. Il progetto nato nel 2022 per volontà di Flavio Misciattelli, presidente Fondazione Palazzo Chigi Zondadari, nel settecentesco Palazzo, inaugura il 17 maggio ‘Earth, Coral, Clouds’.
Si tratta della prima personale in Italia di Bianca Bondi, a cura di Fiammetta Griccioli e Cloé Perrone.
Palazzo Chigi Zondadari, commissionato dal cardinale Antonfelice Zondadari (1655 – 1737) e dal fratello Bonaventura (1652- 1719), è stato l’ultimo edificato in piazza del Campo, residenza senese della famiglia dal 1724. L’architettura lineare, con cinque ordini di finestre, la corte interna e lo scalone d’onore, il piano nobile con la fuga di saloni e gallerie, i soffitti affrescati e la collezione di opere d’arte, assorbe e riflette i materiali introdotti.
L’artista, borsista a Villa Medici a Roma, nominata per Prix Marcel Duchamp 2025, trasforma cortile e sale in intrecci di forme organiche e inorganiche. Il titolo ‘Earth, Coral, Clouds’, ispirato a ‘Dark Ecology’ del filosofo e teorico Timothy Morton, sfida il pensiero. Presenta interventi site-specific: cristallizzazione, ossidazione e trasformazione chimica dialogano con la ciclicità del tempo. Si confronta con gli affreschi e le decorazioni del Palazzo, incontro tra mondo natura, mito e uomo; rielabora rituali antichi e materiali carichi di memoria, diventati fragili ecosistemi, minacce alla stabilità.
‘Co/R/Temporanea’ ha consolidato il dialogo tra arte contemporanea e patrimonio storico. Artisti italiani e internazionali sono chiamati a realizzare opere site-specific nella corte e nel Palazzo.
Dopo Pietro Ruffo, Paolo William Tamburella e Zhanna Kadyrova, Flavio Misciatelli ha invitato visiting curator Fiammetta Griccioli e Cloé Perrone a selezionare i prossimi artisti.
A Palazzo Chigi Zondadari, ‘Earth, Coral, Clouds’ amplifica il contrasto tra l’opera dell’uomo e il mondo naturale, sollevando domande urgenti su conservazione, perdita, il futuro del pianeta. A Siena, dove la storia è impressa nella materia, dai bottini ai Palazzi, il lavoro di Bondi risuona con un passato stratificato e vivo.
Bianca Bondi, Johannesburg, Sudafrica, 1986, laurea all’Ecole Nationale Supérieure d’Arts de Paris-Cergy, borsista a Villa Medici Roma, nomina Prix Marcel Duchamp 2025, vive e lavora a Parigi. La sua pratica multidisciplinare coinvolge la trasformazione di oggetti comuni con reazioni chimiche, soprattutto con acqua salata. I materiali sono scelti per potenziale di mutazione, per proprietà intrinseche e simboliche. Lo scopo è promuovere esperienze oltre il visivo e sostenere la vita della materia con un’enfasi su interconnettività, transitorietà, i cicli di vita e morte.
Appassionata di ecologia e scienze occulte, Bianca Bondi combina i due elementi in opere pluridisciplinari di natura trasformativa: fondamentale l’aura degli oggetti. Spesso site specific, le sue installazioni poetiche dialogano con i luoghi in cui prendono vita.