gdfScoperto un giro di fatture false e sequestrati beni per oltre 1,7mln di euro, somma equivalente alle imposte non versate e alle relative sanzioni, nei confronti di due imprenditori fiorentini, amministratori di una società di Sesto Fiorentino (Firenze) operante nel settore dello smaltimento di rifiuti urbani, e di cinque cittadini cinesi titolari di ditte tessili. I sigilli sono scattati anche per l’impianto di smaltimento di Sesto.

I proventi usati per acquistare un negozio e auto di grossa cilindrata  Il provvedimento, effettuato a seguito di un decreto di sequestro preventivo emesso dal Gip Francesco Bagnai su richiesta della Dda di Firenze, ha riguardato inoltre conti correnti bancari, autovetture di lusso, tra cui un Hummer e una Bmw, quote societarie di due aziende, un’attività di commercio al dettaglio di abbigliamento, fino al raggiungimento di un valore pari a 1.746.130 euro. Secondo quanto ricostruito dalle Fiamme Gialle, per sottrarre redditi a tassazione la società di smaltimento rifiuti avrebbe utilizzato fatture per operazioni inesistenti per un importo di oltre 3,2 milioni di euro, emesse con la complicità delle cinque ditte tessili. «Nel corso delle indagini – spiega la Gdf in una nota – è stato inoltre accertato che i proventi frutto di evasione sono stati utilizzati per l’acquisto di un’attività commerciale al dettaglio di abbigliamento e di autovetture di grossa cilindrata». I due imprenditori fiorentini e i cinque cittadini cinesi sono stati denunciati per i reati di presentazione di dichiarazione fraudolenta ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.

Articolo precedenteA tutto jazz. Dal 10 settembre Lucca in musica
Articolo successivoFuori pericolo. Meningite, studente ricoverato a Pisa sta meglio, presto sarà sciolta la prognosi