«Esprimiamo la nostra più completa fiducia nell’operato degli inquirenti e ci auguriamo che le indagini possano arrivare a conclusione nel più breve tempo possibile». Così in una nota le sigle sindacali Fp Cgil e Filcams Cgil di Siena all’indomani delle perquisizioni della Gdf nella sede dell’Opera della Metropolitana della Cattedrale della città del Palio. I sindacati si dicono «fortemente preoccupati per le ricadute che eventuali reati potrebbero avere sulla tenuta occupazionale, sia di OPA che delle realtà in appalto e in sub-appalto». L’inchiesta della Procura di Siena risale all’ottobre scorso ed era stata avviata dopo un esposto presentato da alcuni dipendenti dell’Opera su un contratto di appalto per l’affidamento di servizi e attività del Duomo di Siena, stipulato tra Opera Metropolitana onlus ed Opera Laboratori Fiorentini, con il quale di fatto veniva ceduto a quest’ultima il ‘ramo d’azienda’ relativo ai servizi.

L’annuncio dell’assemblea «Indiremo subito un’assemblea congiunta di tutto il personale, che potrebbe assumere anche carattere permanente” annunciano nella nota Fp Cgil e Filcams Cgil. «Auspichiamo che le fibrillazioni nella gestione dell’Ente, a cui assistiamo da un po’ di tempo, possano essere superate velocemente nell’interesse del futuro della sua principale se non esaustiva missione. A questo scopo chiamiamo a responsabilità le Istituzioni affinché si facciano garanti, verso le lavoratrici e i lavoratori nonché verso la cittadinanza tutta, del rispetto delle norme poste a tutela di un bene pubblico demaniale come è il complesso monumentale della Cattedrale» concludono le sigle.

Opa disponibile al confronto con gli inquirenti Ieri, dopo le perquisizioni, il legale di Opa, l’avvocato Enrico de Martino in una nota specificava: «L’Opera Metropolitana ribadisce pertanto la sua disponibilità a un confronto sui fatti sereno e in tempi brevi con gli inquirenti, anche per salvaguardare l’immagine dell’Ente, che tutela e amministra un importante patrimonio comune di questa città».

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