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Monica Barni e Dario Bedarida

L’ebraico, l’aramaico ma anche l’yiddish degli ashkenaziti, il ladino dei sefarditi, le influenze del greco e del russo, e il dialetto giudaico-romanesco. Tutte le lingue dell’ebraismo saranno il tema della Giornata Europea della Cultura Ebraica, presentata questa mattina in Regione Toscana, alla presenza dell’assessore alla cultura e vicepresidente Monica Barni. La Giornata, in programma domenica 18 settembre, si svolgerà contemporaneamente in 74 località italiane, e avrà Milano come città capofila. In Toscana sono coinvolte Firenze e Siena, ma anche Livorno e Pisa, con un ricco calendario di appuntamenti.

Progetto Re.T.E Con l’occasione è stato presentato il progetto Re.T.E., una rete toscana ebraica che si pone l’obiettivo di costruire un percorso condiviso di collaborazione sulle produzioni culturali tra le Comunità di Firenze, Pisa e Livorno, coinvolgendo anche luoghi di presenza storica come Monte San Savino e Pitigliano. «Si tratta di favorire la collaborazione fra i progetti che già sono attivi, come il Balagàn Cafè a Firenze e il festival Nessiah a Pisa, le Giornate della Cultura Ebraica, incoraggiando l’accordo fra Comunità e istituzioni del territorio per promuovere nel triennio 2016-2018 un programma unitario di attività culturali ed artistiche, da estendere come dimostra l’esperienza delle Donne per la pace ad altre comunità culturali e religiose», ha detto la vicepresidente della Regione Toscana, Monica Barni.

«Accrescere rapporti con città» «La Giornata europea è un appuntamento evento particolare per la nostra comunità – dichiara Dario Bedarida, presidente della Comunità Ebraica di Firenze -, nel segno della con‎tinuità con le numerose attività organizzate nel corso di tutto l’anno, con l’obiettivo di continuare a sviluppare, accrescere ed  intensificare i rapporti con la città».

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Laura Forti

«Parleremo di lingua e identità» Per spiegare i contenuti della Giornata è intervnuta Laura Forti, assessore alla cultura della Comunità ebraica di Firenze. «Abbiamo cercato di declinare il tema dei linguaggi del mondo ebraico, creando ponti e collegamenti tra vecchio e nuovo mondo, tradizione e modernità e cercando soprattutto di stimolare un dibattito su che cosa significhi oggi parlare di lingua e identità», ha detto. «L’altro focus della giornata sarà dedicato allo yiddish inteso come lingua letteraria e della memoria, aperta però a rivisitazioni contemporanee. Stiamo assistendo infatti a un curioso ritorno europeo dello yiddish, non più come recupero della lingua degli antenati, ma progetto rivolto al futuro, che unisce esponenti delle nuove generazioni di diverse parti del mondo».

Il programma L’appuntamento è dunque a Firenze, nella Sinagoga di via Farini che resterà aperta al pubblico e vistabile gratuitamente dalle 10.30 alle 21.00. Ad aprire la giornata, i saluti istituzionali del presidente della Comunità ebraica fiorentina Bedarida, del Rabbino capo, Joseph Levi, della vicepresidente della Regione Toscana, Monica Barni e dell’assessore alle pari opportunità del Comune di Firenze, Sara Funaro. A seguire (ore 11) l’intervento dell’assessore alla cultura della Comunità Ebraica di Firenze, Laura Forti, sul tema “Linguaggi e identità – Il linguaggio tra utopia e realtà”. Nel corso della mattinata in programma anche momenti di approfondimento sul tema  “Minoranze di ieri e di oggi”, a cura di Monica Barni in qualità di docente di linguistica educativa all’Università per stranieri di Siena; “La rinascita dell’ebraico come lingua parlata e la figura di Eliezer Ben Yehuda” con intervento di Ida Zatelli dell’Università di Firenze; “Zamenhof, il pianificatore dell’Esperanto” con intervento di Fabrizio Angelo Pennacchietti, professore emerito dell’Università di Torino su Ludwik Zamenhof, l’inventore dell’Esperanto, il geniale progetto per un linguaggio universale. A chiudere il ricordo dell’intellettuale sopravvissuto all’Olocausto, Elie Wiesel con intervento di Daniel Vogelman, fondatore della casa editrice Giuntina, editore italiano de “La notte”.

sinagoga_firenzeUn vero e proprio tour del gusto è in programma all’ora di pranzo, con assaggi di delicatezze ebraiche ashkenazite e sefardite curate dallo chef Ariel Hagen e “I linguaggi del gusto: viaggio gastronomico nella tradizione ebraica”, mentre alle ore 14.00 la Balagan Café Orkestar intratterrà i visitatori con un viaggio attraverso la musica ebraica. A seguire le conversazioni sulla storia e la cultura ebraica riprendono con “Guardare negli occhi”, performance nata dall’esperienza delle “Donne per la pace” per riflettere insieme, attraverso il linguaggio del corpo, sulla conoscenza reciproca. Interverranno  Daniela Misul della Comunità ebraica, Sanà Ahmed della Comunità Islamica di Firenze e Toscana e Tami Eyal.Nel pomeriggio proseguono gli incontri culturali con il dialogo tra il giornalista Wlodek Goldkorn e Anna Linda Callow (Università di Milano) sulla letteratura Yiddish (ore 16.00) e tra Giuseppe Burschtein e David Pacifici su “Ebraismo al digitale” (ore 17.00). Alle 19.00, “Babel Cocktail”, aspettando il concerto di “Sasha Lurje and You Shouldn’t Know From It”: Yiddish, klezmer, musica da ballo con musicisti provenienti da Svezia, Lettonia, Stati Uniti, Francia, Olanda. In conclusione (ore 21.00) dj set di David Pacifici “Hava Narghile! A Psychedelic trip in the jewish american ‘60 sound”.

Mostre e visite guidate Per tutto il giorno, inoltre, saranno visitabili le mostre “Le mille lingue del popolo del Libro, tutte diverse, tutte in ebraico” a cura di Giuseppe Burschtein e Renzo Funaro in collaborazione con l’Opera del Tempio Ebraico e “Dal Suo soffio nascono le nostre parole”, installazione sonora a cura di Giuseppe Burschtein. In programma anche appuntamenti dedicati ai più piccoli alle 11.30 e alle 16.00 con “Bla bla bla”, e le letture animate del libro “La torre di Babele” di A.S.Gadot e C. Rebora, edito da Giuntina. I visitatori potranno visitare gratuitamente la Sinagoga e il Museo Ebraico ogni ora dalle 10,30 alle 17,30 con focus sul tema della Giornata, e con accesso ai percorsi espositivi alla scoperta delle lingue dell’ebraismo.

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Enrico Fink chiuderà la Giornata a Siena con il concerto “Babele”

La Giornata a Siena A Siena le iniziative si svolgeranno in Sinagoga (ore 10,30 – 18, Vicolo delle Scotte, 14 ad ingresso gratuito) La giornata si apre alle ore 10.30 nel matroneo della Sinagoga che ospiterà la mostra “Soferut”, con esempi di arte calligrafica ebraica, opera di Crescenzo Piattelli, rabbino a Siena. Al miracolo della  rinascita dell’ebraico come lingua parlata, e alla figura del lessicografo Eliezer Ben Yehuda, è dedicato un primo incontro, alle ore 11.15 dove lo  stesso Piattelli  converserà insieme a Anna Di Castro. Con  “La torre di Nimrod era fatta di parole”, alle ore 12.00 Lamberto Piperno Corcos inviterà il pubblico ad interpretare il brano biblico relativo alla torre di Babele e alla confusione delle lingue, soffermandosi sull’uso improprio della lingua sacra, della generazione della dispersione. Nel pomeriggio (ore 15.00) workshop di lingua ebraica ed esercitazioni di calligrafia, “Aleph/Beth”, in collaborazione con Sator Print, laboratorio di arte giudaica a Siena; a seguire (ore 16.30) si parlerà di un antico epistolario ebraico italiano come fonte per la storia della città: “Le lettere della famiglia Rieti. Siena 1537 – 1564”, con Anna Di Castro, e alle 17.00 spazio alla gastronomia e poesia giudaico-italiana, con assaggi di dolci della tradizione ebraica.  Ancora una conversazione (ore 17.30) dedicata a “Minoranze di ieri e di oggi”, con l’ideatore del Treno della Memoria toscano, Ugo Caffaz. Il finale della giornata senese è affidato poi all’estro musicale e istrionico di Enrico Fink insieme all’Orchestra Multietnica di Arezzo che guideranno il pubblico in un viaggio di note con “Babele: la diaspora delle canzoni” (ore 18.00, via degli Archi). Sotto la direzione dell’eclettico Fink, i 35 musicisti dell’ensemble, provenienti da Albania, Palestina, Libano, Tunisia, Argentina, Colombia, Bangladesh, Romania, Russia, Svizzera e dalle più svariate regioni italiane, daranno vita a uno spettacolo dalle sonorità coinvolgenti all’insegna della pace e del dialogo tra popoli.

La Sinagoga di Siena
La Sinagoga di Siena

Mostra e visite guidate – Durante la Giornata spazio particolare sarà riservato, all’interno della Sinagoga, alla mostra dedicata alle lingue e ai dialetti ebraici. L’esposizione si compone di sette pannelli realizzati dalla National Library of Israel tradotti e adattati in italiano dall’UCEI. Dalle 10,30 alle 18, inoltre, sarà aperto il bookshop e sono in programma visite guidate all’interno della Sinagoga alla scoperta delle lingue dell’ebraismo: “La Sinagoga e le sue iscrizioni”, “La Torah e l’ebraico” “Le Ketubot e l’aramaico”. Le visite guidate sono a cura di CoopCulture. A rendere possibile la realizzazione della Giornata Europea della Cultura Ebraica a Siena la proficua collaborazione con la Contrada della Torre, che in caso di maltempo, ospiterà nei suoi locali il concerto conclusivo.

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