FIRENZE – Per ogni nuova legislatura che inizia, immancabile segue la volontà di un cambio di passo nei tempi della giustizia. Rallentata dalla burocrazia, prima di tutto. Ma anche dalle carenze di organico, come evidenziato oggi nel corso dell’inaugurazione della anno giudiziario.

“Nel personale di magistratura, a fronte di 636 unità previste di diritto, risultano in servizio 477 magistrati, con una scopertura di circa il 25%, pari a 159 magistrati. Il piano di reclutamento del personale del detto personale – ha spiegato Angelo Bax, presidente della Corte dei conti per la Toscana – è stato avviato nel 2019 e, dopo un rallentamento per l’emergenza sanitaria, è stato definito con il reclutamento di 64 referendari mentre è in fase di svolgimento un ulteriore concorso per l’assunzione di 70 magistrati. Pari rafforzamento è avvenuto con il contingente del personale dirigenziale e del personale amministrativo, con un aumento del personale dell’area terza”.

Attualmente, ha continuato Bax, “la dotazione effettiva del personale amministrativo non è adeguata alle esigenze istituzionali essendo costituita, a fronte di una tabella organica di diritto di 17 unità, da 11 dipendenti, per due dei quali è già previsto il collocamento a riposo nel corso del 2023, oltre a due dipendenti in posizione di comando”.

Il dirigente è poi tornato sui procedimenti: “Ogni giudice deve garantire un giusto processo in tempi ragionevoli, pur affrontando le difficoltà, a volta davvero rilevanti, dei problemi derivanti dalle carenze dell’organico, ma anche dalla mancanza di stabilità della legislazione che rende difficili le decisioni giudiziarie e rischia di non consentire la formazione di una giurisprudenza costante e consolidata, mettendo in discussione quella che viene definita la certezza del diritto”.

Terminata la premessa, i successivi interventi hanno inquadrato la giustizia dal punto di vista statistico. “Nel 2022 gli atti di citazione in giudizio depositati sono stati 80, i convenuti in giudizio sono stati complessivamente 209. Il numero complessivo delle istruttorie pendenti alla data del 31 dicembre 2022 risulta pari a 2315 mentre le archiviazioni delle istruttorie sono state 1707. L’importo delle sentenze di condanna ammonta a 5.992.800,53 euro”, ha precisato Massimo Chirieleison, che poi ha aggiunto: “Questi risultati sono gratificanti, ma l’obiettivo è di fare sempre di più e meglio per soddisfare il bisogno di giustizia, che sentiamo come un dovere ineludibile”.

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