FIRENZE – L’attenzione sul Pnrr deve essere massima. Una direttiva già nota, ma che è stat ribadita ancora una volta nel corso dell’apertura dell’anno giudiziario della Toscana.

“I finanziamenti provenienti dall’Unione europea, certamente rappresentano una sfida per la magistratura contabile che, in aggiunta alla tutela degli interessi finanziari nazionali, è chiamata a tutelare gli interessi finanziari dell’Unione europea”, ha spiegato Massimo Chirieleison, procuratore regionale della Corte dei Conti.

“Al tal riguardo – ha aggiunto -, non può non evidenziarsi la necessità di vigilare con la massima attenzione e di intervenire in maniera tempestiva, affinché le ingenti risorse destinate al nostro Paese, siano spese con rigore e oculatezza”. Il magistrato si è soffermato ulteriormente su questo aspetto: “Le fattispecie dannose oggetto di indagine nel corso dello scorso anno hanno riguardato l’indebito utilizzo di contributi pubblici comunitari, nazionali e regionali”.

Tra le citazioni depositate dalla Procura in questo ambito, Chirieleison ha citato alcuni esempi: una ditta individuale che, dopo aver percepito agevolazioni per incentivare l’autoimpiego “ha cessato l’attività prima del termine quinquennale di durata dell’investimento contrattualmente previsto a pena di revoca del beneficio, omettendo di darne comunicazione all’ente erogatore”;  “una indebita percezione” da parte di un’impresa privata beneficiaria di finanziamenti Ue destinati alla pesca e all’acquacoltura sostenibile per circa 76mila euro. Chirieleison ha infine citato “la sentenza n. 128/2022 relativa all’illegittima percezione di contributi regionali relativi al progetto Giovanisì” per un importo contestato pari a circa 24mila euro.

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