Pane, alimentare, cucina, cibo, fornoCosa mangiavano i pellegrini mentre percorrevano la via Francigena? Il pane Sigerico che è stato  presentato al Toscana Fuori Expo, nell’ambito della settimana dedicata alla provincia di Massa Carrara, ricreato e prodotto all’interno dell’istituto Alberghiero di Bagnone in Lunigiana.

La storia tra spezie, frutta secca e farina Lo hanno chiamato il pane di Sigerico, dal nome dell’arcivescovo di Canterbury che per primo tracciò l’itinerario della Via Francigena; è fatto di spezie, frutta secca, noci, nocciole, zucchero e miele, uniti all’impasto di grano, frumento e farina di castagne.  «E’ più di una specialità gastronomica- spiega lo chef Rolando Paganini, anche docente dell’istituto alberghiero, che ha inventato la ricetta insieme ai suoi studenti -; è un pane a lunga conservazione, adatto a un pellegrino in viaggio e studiato mettendo insieme le materie prime che si potevano trovare in Lunigiana ai tempi del Medioevo. Abbiamo voluto dargli anche un significato religioso, con dodici tagli che richiamano gli apostoli e l’atto di spezzare il pane in segno di condivisione».

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