VOLTERRA – ll progetto di realizzazione di un teatro in carcere, a cui la Compagnia della Fortezza, fondata nel 1988 e diretta dal regista di fama internazionale Armando Punzo, ha lavorato da più di 20 anni, è finalmente realtà.

È infatti on line il bando per la progettazione definitiva ed esecutiva, coordinamento per la sicurezza in fase di progettazione e in fase di esecuzione e della direzione lavori di realizzazione di una sala polivalente presso la Casa di Reclusione di Volterra, dove la Compagnia ha la propria sede.

Per il progetto sono stati stanziati oltre dieci anni fa 1.200.000 euro dal Ministero della Giustizia, attraverso il Provveditorato alle Opere pubbliche. La pratica ha avuto un lungo iter, con fasi alterne. Nei tempi recenti, supportata da un’unione di forti intenti tra enti e istituzioni a livello locale e nazionale, si è definitivamente sbloccata, grazie anche all’ulteriore slancio ricevuto in occasione del percorso di Volterra 22, sul tema della “rigenerazione umana”, di cui diventa una delle prime realizzazioni concrete.

“È con enorme soddisfazione che abbiamo visto pubblicato il bando per la progettazione e la realizzazione dello spazio teatrale nel carcere di Volterra – ha detto Monica Barni, Presidente dell’Associazione Carte Blanche. – Un ringraziamento particolare va alla Direttrice della Casa penale senza la cui visione del carcere non sarebbe stato possibile. Finalmente il teatro nel carcere di Volterra avrà una casa stabile, come si aspettava da anni”.

Armando Punzo, pluripremiato Premio Ubu, ideatore del teatro stabile in carcere, fondatore e direttore artistico della Compagnia della Fortezza ha commentato: “Questa notizia è una cosa così grande che la prima reazione è stata il silenzio rispetto alle mille potenzialità che questa idea ha. La rincorro da 22 anni. L’avvio dei lavori del teatro della Compagnia della Fortezza è il coronamento di 33 anni di lavoro a Volterra. Si tratta di un progetto importantissimo sotto tanti punti di vista; il primo per gli attori della Compagnia, perché permetterà di avvicinarsi e di formarsi a tutti i mestieri del teatro, ancora più di quanto avviene adesso. Sarà importante per i cittadini, che avranno la possibilità di accostarsi in maniera più ampia e partecipata a questa esperienza”.

 

 

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