«Se questo clima di incertezza sulla tassazione locale permane, serve un'interruzione del rapporto con il Governo».  E' l'ipotesi lanciata oggi dal presidente di Anci Toscana e sindaco di Livorno Alessandro Cosimi in occasione dell'Assemblea dei sindaci toscani che si è svolta a Firenze. «Porteremo questa posizione come Toscana – ha spiegato Cosimi – all'assemblea nazionale di Anci, per provare a ottenere un mandato. Non si può continuare ad avere questa incertezza sui numeri e sulle modalità perché questo uccide i Comuni. Chiediamo di fare un punto che ci consenta di svolgere una programmazione sui territori che sono in difficoltà».

«La nostra è una posizione razionale, non una rivolta» I Comuni, ha detto ancora, «hanno approvato i bilanci preventivi 2013 al 30 novembre scorso, e questo vuol dire che per 11 mesi non eravamo autorizzati a fare investimenti sui nostri territori. Anche questo è un elemento che deve scomparire». Secondo Cosimi, interrompere i rapporti tra Comuni e Governo significa, ad esempio, «non partecipare alle conferenze sul titolo quinto o quelle Stato-Città, non dare il via a nessun decreto legge, iniziare a boicottare le spese della giustizia, e trovare i punti su cui aggredire la strategia di 'diminuzio' del ruolo delle Amministrazioni comunali. Siamo arrivati a un punto limite – ha concluso – la nostra è una posizione razionale e non una rivolta. Molti sindaci in varie regioni stanno iniziando a soffrire e non credo che quella della Toscana sarà una posizione isolata».

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