FIRENZE – UIL Toscana e la UilTec Toscana esprimono grande preoccupazione su quanto emerso dai risultati resi pubblici venerdì scorso e che evidenziano la presenza di keu (sottoprodotto dei fanghi delle concerie in forma di cenere) sotto il manto della Statale 429. Risultati che non lasciano più spazio a dubbi e che rendono evidente che non si può aspettare: va garantita la sicurezza dei cittadini e dell’ambiente.

Preoccupazione per i lavoratori

E’ quanto si legge in una nota del sindacato. «Come sindacato esprimiamo anche la forte preoccupazione per i 3500 addetti del settore conciario. Le lavoratrici e i lavoratori sono anch’essi parte lesa in questa vicenda terribile. Il cromo rilevato è pari a 26 volte oltre i limiti consenti dalla legge, una sostanza in grado di infiltrarsi nel terreno, contaminandolo, ma i cui effetti non sono immediatamente rilevabili. E a quanto pare è a rischio anche la falda acquifera sottostante. Per questo servono carotaggi e prelievi periodici e costanti per monitorare il livello di inquinamento della strada 429 e di tutti i terreni limitrofi».

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«La sensazione – si legge ancora nella nota – è che siamo di fronte a un grande Vaso di Pandora di cui ancora conosciamo solo la superficie. Dobbiamo tutti, senza tentennamenti, agire in modo che la criminalità organizzata non trovi terreno fertile nel nostro territorio. La Toscana sta diventando ogni giorno di più un crocevia d’interessi poco trasparenti. Su questo invitiamo la politica, le istituzioni, il sindacato a fare una riflessione che coinvolga tutti gli attori interessati. Secondo le indagini della DDA di Firenze sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta in Toscana sono state smaltite illegalmente circa 8mila tonnellate di materiale. Una cifra enorme che non può lasciare indifferenti».

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