Blitz delle Fiamme Gialle ieri a Grosseto nella sede di Coseca. Lo riferisce questa mattina La Nazione-Grosseto con un pezzo di Luca Mantiglioni che spiega come la Guardia di Finanza, in merito all’inchiesta sul bando di gara per l’affidamento del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti nell’area vasta Arezzo-Grosseto –Siena, sia andata per conto della Procura di Firenze negli uffici del Coseca per «acquisire la documentazione ritenuta utile ai fini degli accertamenti posti in essere e che dovranno stabilire se il bando di gara predisposto per la gestione del servizio all’interno dell’Ato sia stato formalmente e giuridicamente ineccepibile oppure se sia stato predisposto per mettere in una condizione privilegiata Sei Toscana, società che appunto se lo è aggiudicato». Si tratta del bando da 140 milioni di euro con cui l’Ato Toscana Sud nel 2013 aveva assegnato al raggruppamento di imprese Sei Toscana lo smaltimento e raccolta dei rifiuti nelle tre province.

A Siena, ill giorno dopo la notizia dell’inchiesta il presidente di Sienambiente, Fabrizio Vigni, si era subito dimesso (leggi). E durante il Consiglio Comunale, in seguito alle interrogazioni dei consiglieri Ernesto Campanini (Sinistra per Siena), Michele Pinassi (M5S) e Alessandro Piccini e Isabella Becchi (Nero su bianco) sulla vicenda, il sindaco di Siena, Bruno Valentini, ha risposto che per adesso «emerge un quadro parziale dal quale vengono ipotizzate alcune irregolarità nella gara. In futuro – ha concluso – vedremo quali saranno e se emergerano danni economici a carico della collettività senese non esiteremo a promuovere un’azione di eventuale responsabilità».

Gli atti della gara, intanto, sarebbero stati prelevati dalle Fiamme gialle anche nelle altre società socie dell’azienda aggiudicatrice.

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